PADERNO DEL GRAPPA - Cosa porta una brillante ragazza a lasciare una carriera nel mondo del design della moda per dedicarsi ad un’azienda agricola? La risposta la potete trovare andando a trovare Giulia in quel di Paderno del Grappa: già il panorama che si apre sui quattro ettari di frutteto è una buonissima motivazione. I terreni della sua azienda agricola si estendono infatti proprio davanti all’imboccatura della valle di San Liberale, dove nelle giornate di sole, dotati di un buon binocolo, si riescono a vedere le persone che salgono le ferrate che conducono verso la cima del Grappa.

Il sorriso di Giulia e la sua travolgente risata è il tassello che completerà la riposta: la nostra giovane donna, classe 1985, è nel suo ambiente naturale, sebbene sia nata in città – a Bassano del Grappa – e abbia vissuto in varie metropoli europee. Ma il richiamo verso la natura e la cucina l’ha portata nel 2007 a investire in alcuni terreni vicino tra colline e prealpi, per piantare meli e dare forma ai suoi sogni.

Piano agricolo alla mano, Giulia ha così avviato un agriturismo con tre camere, una cucina aperta per tutti nei fine settimana e una Piccola Produzione Locale per poter vendere a tutti i prodotti della sua azienda agricola. Oltre alle mele fresche, in succo, essiccate e unite in composte di piccoli frutti, fichi e mostarde, l'agriturismo Casa Mela mette in tavola e nelle sporte di chi lo desidera anche animali da bassa corte – anatre, germani e germanate venete - verdure dell’orto e miele di acacia, millefiori e castagno prodotto secondo le fioriture del luogo da 12 famiglie di api.

Il tutto gestito dalla forza che solo una donna felice può avere: certo, mamma Rosalba e papà Dario aiutano a modo loro specialmente nei fine settimana, ma cucina e PPL sono condotte personalmente da Giulia che ha perfezionato il suo amore per il buon cibo frequentando la Alma scuola Internazionale di Cucina Italiana. La sala da pranzo, con le vetrate vista Grappa, invitano ad accomodarsi: sarà poi un piacere fare anche la spesa per portarsi a casa un po’ di conserve o di succo di mela per prolungare, con una succulenta colazione, il ricordo di una genuina visita in azienda agricola.