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28 luglio 2024

Treviso

Case popolari e sfratti: "Noi al fianco delle famiglie per sostenere la tutela di un diritto fondamentale calpestato a tutti i livelli"

L'associazione Caminantes e centro sociale Django replicano alla vicepresidente dell'Ater

| Isabella Loschi |

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associazione caminantes

TREVISO - “Siamo alle solite. Ater utilizza il suo trito discorso, accusa gli inquilini e le realtà che difendono il diritto all'abitare per evitare di assumersi le proprie responsabilità”. Così l’associazione Caminantes replica con una nota all’agenzia per l’edilizia residenziale di Treviso che ieri ha puntato il dito contro gli attivisti dell’associazione e del centro sociale Django che più volte hanno cercato di bloccare gli sfratti, come nell’ultimo caso di qualche giorno fa.

“Forse non hanno capito una cosa: noi non ci sbattiamo dalla mattina alla sera ad accompagnare le persone ai servizi, a compilare carte, ad ascoltare e sostenere chi ha storie disperate perché ne abbiamo un tornaconto o perché qualcuno ce lo impone dall'alto. Noi saltiamo il lavoro, le lezioni, gli impegni per bloccare sfratti e sostenere la tutela di un diritto fondamentale che in questo paese è calpestato a tutti i livelli, dall'amministrazione comunale alle agenzie per l'edilizia pubblica , alle regioni, allo stato. Perché si pensa che chi non si può permettere una casa, un affitto sia responsabile della propria condizione, perché si colpevolizza la povertà (che sia grave o media), perché il principio del "me rangio mi" viene presentato come quello valido”.

“Prendiamo per esempio l'ultimo caso segnato anche dalla stampa - spiegano gli attivisti di Caminantes - Perché non si dice che ci sono stati tristi vicessitudini con il padre dei minori? Perché non si dice che Ater ha messo l'affitto al massimo esigibile appena partita la procedura di decadenza (sfratto), rendendo di fatto impossibile per il nucleo poter far fronte al debito? Possiamo immaginare le proposte fatte dall'agenzia nei confronti del nucleo famigliare: rientro del debito con circa una metà della quota versata subito (impossibile per la quasi totalità degli inquilini morosi), sostegno da famigliari e amici. Ci chiediamo quando l'alloggio prontamente sgomberato verrà dato in assegnazione, visto che sono troppi gli alloggi liberati e lasciati vuoti per anni”.

Alla dura replica all’Ater si aggiunge anche Luigi Calesso di Coalizione Civica: “Trovo incredibile che la vicepresidente di Ater parli di “strumentalizzazione da parte di gruppi come Caminantes e dei centri sociali che, invece di interessarsi a chi veramente ha bisogno della casa e attende nelle graduatorie Erp dei Comuni, perdono tempo a difendere spesso l’indifendibile, con il rischio che per tutelare i pochi che non pagano”. Sono stupito che la vicepresidente ritenga parte del suo compito gli attacchi politici e le ricordo che quando gli ufficiali giudiziari (che non fanno parte dei “centri sociali”) concedono delle proroghe agli sfratti richiesti da Ater è evidente che gli sfrattati - e chi li sostiene - hanno delle buone ragioni per opporsi al provvedimento, ragioni che Ater farebbe meglio a studiare attentamente".

 

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