TREVISO - A meno di una settimana alla chiusura del bando per la domanda di un alloggio popolare a Treviso e non c’è già più disponibilità di appuntamenti negli uffici Ater per presentare i documenti per inoltrare la domanda. Tutti esauriti da qui al primo marzo, giorno di chiusura del bando. Tantissime le richieste pervenute dallo scorso 16 gennaio. Ora si può presentare domanda solo online.

Ad esprime preoccupazione per la mancanza di appuntamenti sono i rappresentanti di Unione Popolare: "La situazione era già grave in precedenza, perché molti cittadini si trovavano in difficoltà a presentare l’Isee entro i termini indicati. Non è dato capire perché i cittadini interessati debbano procedere solo tramite lo Spid, considerando i problemi che ne derivano per le persone più anziane o per chi abbia difficoltà con la lingua italiana. Chiediamo un intervento urgente sia da parte del Prefetto, sia da parte del sindaco Conte e dell'assessore al Sociale Tessarolo: la questione abitativa dovrebbe essere una priorità poiché il diritto all'abitare è un bisogno primario che va tutelato”.

 “La situazione dell’edilizia residenziale pubblica a Treviso è drammatica non solo perché l'ultimo bando Erp non è stato posticipato nonostante associazioni di settore e di volontariato attive nella città ne abbiano segnalato la necessità e chiesto a gran voce la proroga: l’indagine giudiziaria non ancora conclusa ha probabilmente suggerito la revoca della graduatoria definitiva bando 2019, atto che come conseguenza ha prodotto un danno per l’intera comunità, non solo chi ha bisogno di aiuto. Questo è un motivo ulteriore per evidenziare l’intero bisogno abitativo nella nuova graduatoria e limitare la discrezionalità successiva, legata all’emergenza.