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19 gennaio 2025

Treviso

CASIER: GIRO DI VITE SULL’ALCOL AGLI UNDER 16

L’Assessore Miriam Giuriati chiede l’intervento della polizia locale affinché venga rispettata la normativa sulla vendita di alcol ai giovani

| Francesca Costa |

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CASIER: GIRO DI VITE SULL’ALCOL AGLI UNDER 16

“Confidando nella sua sensibilità e professionalità, sono a chiederle la sua preziosa collaborazione nella prevenzione di un fenomeno sempre più diffuso: l’abuso di alcol da parte di minorenni”. E’ questo l’appello dell’assessore alle Attività produttive Miriam Giuriati inviato a tutti i commercianti del territorio di Casier. Una lettera(in foto)che l’assessore ha deciso di inviare dopo una serie di colloqui con gli assistenti sociali e l’associazione alcolisti anonimi. “So che i gestiori di bar, come i commessi dei supermercati della zona, sono molto attenti al problema. Ma questo era un modo per chiedere una collaborazione ancora maggiore, ha dichiarato Giuriati.

Il divieto di vendere alcol ai minori di 16 anni, era stato sancitò con la legge del 30 marzo del 2001 ("Legge quadro in materia di alcol e problemi correlati”) che ha di fatto regolamentato la vendita degli alcolici. “Ciò nonostante, spesso accade che i giovani si fingano più grandi o che un componente del gruppo, effettivamente 16enne, acquisti alcol per tutti”. Un giro di vite a cui si accompagneranno anche ulteriori controlli da parte della polizia locale. “Ho chiesto al comandante della polizia locale Alessandro Danieli, affinché si presti attenzione al fenomeno. I nuovi cocktail sembrano succhi di frutta colorati – ha aggiunto Giuriati – e invece sono delle miscele potentissime”. “Sono i nostri giovani che poi vanni in motorino o in auto – ha concluso l’assessore – e le tragedie le conosciamo”.

L’operazione alcol zero agli under 16 però non è piaciuta a tutti gli esercenti. Qualcuno non ha voluto attaccare la lettera inviata dall’Assessore alla propria porta. Ma c’è anche chi, come la titolare dello storico ristrorante Al Sile, Dania Sartorato, ha accolto l’iniziativa con entusiasmo. “Abbiamo pensato di attaccare la lettera già all’entrata del locale, così i clienti possono capire già dall’uscio che il nostro locale rispetta la normativa”, ha dichiarato. “Il nostro personale è stato sollecitato a chiedere ai ragazzi se abbiano o meno i 16 anni previsti dalla legge”, ha concluso.

 



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Francesca Costa

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