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01 novembre 2024

Conegliano

L’Ulss 2 attiva un’unità sperimentale per aiutare ragazzi con problemi emotivi e comportamentali

Si tratta di un nuovo servizio sperimentale per gli adolescenti e i giovani adulti dai 14 ai 24 anni

| Roberto Silvestrin |

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| Roberto Silvestrin |

L’Ulss 2 attiva un’unità sperimentale per aiutare ragazzi con problemi emotivi e comportamentali

CONEGLIANO - La pandemia da Covid ha avuto e continua ad avere un impatto psicologico sui giovani e le loro famiglie, causando disturbi sempre più frequenti come un’aumentata instabilità emotiva con irritabilità e cambiamenti del tono dell’umore, disturbi del sonno e disturbi d’ansia. Per contrastare il fenomeno è stata attivata dall’Ulss 2, con finanziamento della Regione del Veneto, l’Unità Funzionale Distrettuale Adolescenti – UFDA: si tratta di un nuovo servizio sperimentale per gli adolescenti e i giovani adulti dai 14 ai 24 anni, che fornisce un supporto psicoeducativo per problemi della sfera emotiva e comportamentale che possono essere trattati in modo efficace con un intervento a breve termine. Il servizio, che persegue un approccio alla persona e non al suo sintomo o stato di bisogno, favorisce l’intercettazione precoce del disagio e la presa in carico, a seconda dei diversi livelli di intensità, tempestiva e diretta.

 

L’unità sperimentale coinvolge tutti i Distretti aziendali al fine di dare rappresentanza all’intero territorio provinciale. Responsabile del progetto è il dott. Nicola Michieletto, coordinatore delle unità operative Infanzia, Adolescenza e Famiglia e Consultori dell’Ulss 2. “All’Unità – specifica Michieletto - possono accedere direttamente i minorenni, i loro genitori e anche i ragazzi maggiorenni. Per accedere al servizio è necessario scrivere a ufda@aulss2.veneto.it o telefonare al CUP-A, prenotazione per gli adolescenti, ai numeri riportati in calce ai quali risponde personale qualificato (assistente sociale o educatore professionale) effettuando un primo colloquio di triage e accoglienza, organizzando, se necessario, incontri successivi in videochat o di persona, finalizzati a inquadrare il problema per cui è stato richiesto aiuto. A seguito della prima valutazione – prosegue Michieletto - il caso viene gestito con un intervento educativo diretto, o se di più alta complessità, verrà valutata la presa in carico dall’équipe multidisciplinare dedicata, composta da psicologi, educatori e assistenti sociali. Se la problematica riscontrata non ricade nella casistica a cui il servizio è dedicato l’operatore indirizzerà il genitore o il ragazzo verso il percorso aziendale più idoneo. L’accesso può anche avvenire anche in modo indiretto nel caso in cui la richiesta venga indirizzata inizialmente ad altro servizio aziendale e gli operatori che la ricevono dovessero riconoscere l’utilità di un invio all’UFDA”.

 

Lo staff, composto di 4 psicologi e 5 educatori appartenenti ai servizi Infanzia Adolescenza Famiglia e Consultori Ulss 2, è integrato per le azioni UFDA, grazie a fondi regionali, da diversi incarichi assegnati a liberi professionisti: 6 psicologi, 3 educatori e un assistente sociale. Il progetto contempla la possibilità di incontrare anche giovani adulti, età 14-24, pertanto risulta fondamentale la collaborazione con il

 

Dipartimento di salute mentale e il Dipartimento delle dipendenze per quelle situazioni di disagio che non sono prettamente di pertinenza dei servizi specialistici indicati ma che per ragioni di età dovrebbero agli stessi afferire e che in questo contesto possono essere invece trattate presso l’UFDA. È previsto anche uno stretto raccordo funzionale con il mondo della scuola, l’ospedale e tutti i soggetti, anche privati, che nell’esercizio della loro attività possono intercettare ragazzi o giovani adulti in situazione di disagio psicologico. OT

 



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Roberto Silvestrin

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