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29 luglio 2024

Italia

Caso Ruby, Berlusconi condannato "Sette anni e interdizione a vita"

| Carlo De Bastiani |

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| Carlo De Bastiani |

 Caso Ruby, Berlusconi condannato

MILANO - I giudici della quarta sezione penale del tribunale di Milano hanno condannato l'ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, imputato nel processo Ruby, a sette anni di carcere e interdizione perpetua dai pubblici uffici.

L'ex premier è stato riconosciuto colpevole per il reato di concussione per costrizione e per il reato di prostituzione minorile. L'addio alla scena politica avverrebbe solo con la conferma della sentenza in Cassazione.

Berlusconi era accusato di concussione, ma nel corso del dibattimento il reato è stato trasformato in induzione indebita per una modifica della legge anticorruzione varata dal governo Monti.

I giudici nel condannare l'ex premier, hanno anche disposto la trasmissione degli atti alla Procura perché indaghi su presunte false testimonianze. I giudici hanno letto una lista di persone, che hanno testimoniato nel corso del processo e su cui si ritiene di dover fare le opportune valutazioni. Tra gli atti da 'valutare' la testimonianza di Giorgia Iafrate, la poliziotta che affidò Ruby a Nicole Minetti.

In particolare il collegio, tutto al femminile, ha disposto la trasmissione alla Procura della Repubblica, "per le sue valutazioni", delle trascrizioni dei verbali di udienza relative alle deposizioni, tra gli altri, di Valentino Valentini, Bruno Archi (attualmente viceministro agli Esteri del governo Letta), del caposcorta Giuseppe Estorelli, della poliziotta Giorgia Iafrate, delle gemelle De Vivo e Ferrera, di Barbara Fagioli, Francesca Cipriani, di una dozzina di altre 'starlette' e 'olgettine', di Giorgio Puricelli, di Carlo Rossella, di Maria Rosaria Rossi, di Licia Ronzulli e del marito Renato Cerioli, di Lorenzo Brunamonti, di Danilo Mariani, di Simonetta Losi e di Mariano Apicella.

I giudici hanno invece disposto di trasmettere al consiglio dell'ordine degli avvocati di Milano gli atti relativi all'incontro avvenuto il 6 ottobre 2010 tra l'avvocato Luca Giuliante e Ruby. Secondo l'accusa, quell'incontro sarebbe stato una sorta di 'contro interrogatorio' per conoscere quanto detto dalla ragazza ai magistrati di Milano. Disposta anche la confisca dei beni sequestrati a Karima El Maurogh e al compagno Luca Risso.

Entro "il termine di giorni 90" verranno depositate le motivazioni della sentenza.

Una sentenza definita "fuori dalla realtà, ma attesa'' dal legale di Berlusconi, Niccolò Ghedini. Mentre di "una sentenza da assalto alla diligenza'' ha parlato l'avvocato Pietro Longo.

Assente in aula per ferie il pm Ilda Boccassini, che aveva chiesto lo scorso 13 maggio una condanna a sei anni di carcere e l'interdizione perpetua per l'ex premier. Al suo posto, il capo della Procura di Milano Edmondo Bruti Liberati.

Fuori dal tribunale la gente si è divisa tra applausi e fischi. Agli slogan pro-giudici e alle scritte "una condanna per salvare la dignità dell'Italia", si sono contrapposti alcuni fan del Cavaliere. Urla, insulti e battute vivaci sono state immortalate da decine di telecamere, anche straniere.

 

Intanto la politica comincia a discutere della sentenza

(Adnkronos/Ign)

 


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