CASTELFRANCO – I trent’anni di pena a Michele Fusaro in primo grado per l’omicidio di Iole Tassitani avevano scatenato una vera e propria insurrezione, tanto che si era arrivati a raccogliere sessantamila firme.

Lo scopo della petizione era quello di riuscire a cambiare la legge sul rito abbreviato, quello che aveva concesso a Fusaro di avere un terzo di sconto della pena e quindi schivare l’ergastolo.

Una cosa che per delitti efferati come quello non si dovrebbe più ripetere: questa mattina è passata alla Camera la legge che impedisce di ottenere il rito abbreviato in casi in cui è previsto l'ergastolo. Un primo passaggio cui dovrebbe seguire quello al Senato nel giro di qualche mese, esaudendo quindi le richieste dei famigliari di Iole Tassitani e dei tanti che hanno deciso di sostenere la loro causa.

Il leghista Luciano Dussin, sindaco di Castelfranco, era il secondo firmatario della proposta di legge dopo Carolina Lussana.

«La nuova legge sancisce l’inammissibilità del rito abbreviato per i delitti punibili con la pena dell’ergastolo – dichiara Dussin – In Italia l’ergastolo è previsto per omicidi aggravati come quello di Iole Tassitani: in futuro sarà vietato richiedere l’abbreviato ed il conseguente sconto di pena come accaduto per Fusaro». Poi Fusaro era stato condannato all’ergastolo in appello, anche se ora i suoi legali hanno presentato ricorso in Cassazione.

«La proposta di legge – dice ancora Dussin – modifica l’articolo 442 del codice di procedura penale. Dopo il caso eclatante di Iole Tassitani evidentemente era stato recepito il disagio per una sentenza disarmante come quella dei trent’anni a Fusaro. Ora chi è accusato di reati come quello non potrà più contare sulla scappatoia del rito abbreviato».

Matteo Ceron