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18 aprile 2024

Castelfranco

MICHELE FUSARO CONDANNATO ALL'ERGASTOLO

Sentenza della Corte d'appello di Venezia

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MICHELE FUSARO CONDANNATO ALL'ERGASTOLO

CASTELFRANCO - La corte d'appello di Venezia ha condannato all'ergastolo Michele Fusaro, il falegname vicentino accusato di aver rapito e ucciso Iole Tassitani, nel dicembre del 2007.

Il corpo della donna sequestrata a Castelfranco Veneto era stato trovato fatto a pezzi dodici giorni dopo nel garage dell'abitazione di Fusaro.

I giudici hanno letto la sentenza dopo meno di due ore di camera di consiglio. Il Pg Bruno Cherchi aveva chiesto la massima pena.

L'udienza, con rito abbreviato, si è svolta a porte chiuse. Soddisfazione è stata espressa dasi legali di parte civile per la famiglia della vittima.

Fusaro oggi è comparso in aula ed è stato colto da un malore durante le richieste del Pg, comprensive della riduzione di un terzo della pena previsto dal rito abbreviato.

Il rapitore omicida, che in primo grado, il primo giugno 2009, era stato condannato ad una pena di 30 anni di reclusione con la formula del rito abbreviato, era entrato in aula con una camicia scura e pantaloni chiari, indossando occhiali da vista e procedendo con "passo lento ed incerto".

“Quella di oggi è una decisione che rende giustizia ai famigliari della vittima. Spero che l’ergastolo comminato oggi a Michele Fusaro metta la parola fine a una vicenda drammatica come quella dell’omicidio di Iole Tassitani; un delitto efferato che ha ferito profondamente l’opinione pubblica e i cittadini della provincia di Treviso”.

Lo ha detto il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia a proposito della sentenza della Corte d’Appello di Venezia, che ha condannato all’ergastolo Michele Fusaro, il falegname vicentino accusato di aver rapito e ucciso Iole Tassitani nel dicembre del 2007. “La sentenza – ha detto il Presidente – ristabilisce quella sintonia tra sentire comune e giustizia che dovrebbe essere propria di una società moderna. I trent’anni comminati in primo grado avevano indignato la nostra comunità, che aveva espresso la propria solidarietà alla famiglia Tassitani con una raccolta di firme e una fiaccolata di migliaia di persone”.

“È una vicenda che mi ha profondamente toccato e spero, ovviamente nel pieno rispetto dell’autonomia della giustizia, che la sentenza di oggi trovi la sua conferma in Cassazione. Esprimo ancora una volta tutta la mia vicinanza ai famigliari di Iole, ed è a loro che in questo momento va il mio pensiero affettuoso”.

 


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