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18 dicembre 2024

Cronaca

I cittadini poveri non potranno guarire dal Covid

E' in atto nel Sud del globo una autentica selezione sociale nell'accesso alle cure

| Roberto Grigoletto |

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| Roberto Grigoletto |

Poveri

SUD DEL MONDO - “Dacci oggi il nostro pane quotidiano” è una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi per contenere, nei Paesi poveri del mondo, gli effetti della “pandemia della fame”. Allo stato dei fatti si contano più di 62,5 milioni i casi di Covid-19 con quasi 1,5 milioni di morti. E oggi Caritas italiana e Focsiv - il cartello che raccoglie le organizzazioni non governative italiane di ispirazione cristiana attive nel campo della solidarietà con i paesi in via di sviluppo - hanno diffuso un messaggio chiaro e diretto: “La priorità deve essere quella di adottare le misure adeguate che garantiscano a tutti l’accesso ai vaccini contro il Coronavirus e alle tecnologie essenziali necessarie per assistere i malati. Se proprio bisogna privilegiare qualcuno, questi dovrebbero essere i più poveri”.

Si sta consumando infatti una ingiustizia nell’erogazione delle prestazioni sanitarie verso i più poveri: “Al di là delle cure sperimentali costosissime che restano appannaggio dei più ricchi, anche per l’accesso alle cure ordinarie in molti Paesi del mondo si verifica una vera e propria ‘selezione sociale'”. La conseguenza è che milioni di famiglie sono già condannate a restare senza medicine e terapie perché non hanno i soldi per pagarsele. Oltre due miliardi di dosi dei futuri vaccini sono già appannaggio dei Paesi ricchi, ossia il 13% della popolazione mondiale. Vaccinazione che rischia di rivelarsi una chimera per i cittadini del Sud del globo. Caritas e Focsiv - si legge in una agenzia del Sir - citano come buona prassi una iniziativa in India e Sudafrica per ottenere una deroga ai diritti di proprietà intellettuale in riferimento a farmaci, vaccini, mezzi diagnostici, dispositivi di protezione personale e tutte le tecnologie necessarie a fare fronte alla pandemia. “È una proposta ragionevole – assicurano – che ha il sostegno di molti Paesi, di organizzazioni internazionali, di personalità ed esperti e anche da parte dalla Santa Sede”.

 


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Roberto Grigoletto

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