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30 dicembre 2024

Treviso

COME VORRESTI TREVISO? DILLO A 3VISO3

Ultimi due giorni, il 5 e il 6, per partecipare al sondaggio ideato dall’associazione che chiede alla gente come vorrebbe la città

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

COME VORRESTI TREVISO? DILLO A 3VISO3

TREVISO - Ultimo fine settimana, sabato 5 e domenica 6 febbraio, per partecipare al sondaggio ideato dall’associazione “3VISO3”. Il sodalizio, apolitico e apartitico, si propone, con lo slogan di "Scriviamo insieme la città", di coinvolgere i cittadini per poi produrre un’analisi dei dati pervenuti e metterli a disposizione di pubblico e privato allo scopo di vedere come Treviso, per il momento il centro storico, in seguito anche le periferie, potrebbe essere davvero a misura d’uomo e sostenibile.

In pratica l’iniziativa ha come obiettivo lo studio e la progettazione prendendo in considerazione vari ambiti: architettonico, urbanistico, paesaggistico, psicologico e sociologico il tutto con l’obiettivo di stimolare l’interesse e la conoscenza del pubblico verso i bisogni condivisi della città, trovando ad essi risposte competenti e creative. "3VISO3 – la città vive con me’" è composta da un gruppo di professionisti di discipline eterogenee e che mettono in campo risorse, esperienze e conoscenze diverse per leggere i con-testi urbani secondo una prospettiva polisemica e sensibile alla complessità. Per che non avesse ancora partecipato al sondaggio di “3viso3. la città vive con me” basta recarsi presso gli stand allestiti in piazza Pola, piazza Indipendenza, e largo Totila dalle 9.30 alle 19.30.

Giranno per la città dei piccoli mezzi elettrici denominati Birò messi a disposizione da Sotreva, per distribuire i questionari, invitando la gente a compilare il sondaggio e a riporlo nelle apposite urne. A rallegrare questo particolare fine settimana di impegno civile, di “cittadinanza attiva”, gli organizzatori hanno anche previsto dei concerti a cui prenderanno parte una ventina di musicisti che proporranno il genere blues. Il nome “3VISO3”, sodalizio nato su impulso dell’arch. Aldo Buso, nasce con lo scopo preciso di confrontarsi con tutti e tre i tempi della città (l’infanzia, l’età adulta, la vecchiaia) e prende spunto dalla statua raffigurante i ‘tre visi’ posta proprio di fronte a Ca’ Sugana nel centro storico di Treviso.

“Il contesto urbano – precisa l’arch. Buso - è come un organismo complesso che vive attraverso le interazioni tra le sue parti e non è riducibile a nessuna di esse. Studiarlo implica anzitutto fare riferimento alle temporalità multiple che lo caratterizzano. L’associazione partendo da studi urbanistici tradizionali, fondati su analisi consolidate in grado di rilevare le varie criticità di un territorio, tramite l’integrazione e l’ibridazione di differenti approcci,  "3VISO3" sviluppa prassi operative innovative basate sul principio della ricerca-azione”. Per la realizzazione del progetto è stato coinvolto anche il Dipartimento di Psicologia applicata dell’Università degli Studi di Padova. Sono in corso degli incontri interlocutori per definire una convenzione che permetta l’attivazione di un gruppo di ricerca altamente specializzato, coordinato dal prof. Adriano Zamperini, docente di Psicologia sociale e esperto di relazioni umane.

Vanta come partner istituzionale Ascom-Confcommercio, oltre a supporter privati. “La nozione di virtuale (Pierre Lévy, 1999), cui associazione “3VISO3” fa riferimento – precisa Buso - non indica un reale fittizio, apparente e inconsistente, ma introduce il concetto di possibilità. Virtualizzare la città significa scollarla dalle necessità che la attanagliano, dandole nuovo respiro e rivelandone il carattere provvisorio e dinamico, flessibile e aperto”. “3VISO3”, grazie alla fattiva partecipazione dei cittadini intende operare con un’ottica ecologica e sostenibile, ovvero mira a dar vita a situazioni concrete che rendano possibile e vantaggioso l’investimento da parte di tutti gli attori sociali portatori di interessi.

In pratca il sodalizio mira ad intercettare i bisogni per tentare di definire insieme la vocazionalità delle aree del contesto urbano che abitano. “Tramite un’indagine partecipata orientata in senso bottom-up, si introduce la logica della condivisione, premessa necessaria per decisioni trasparenti e chiare. Il luogo privilegiato per questo processo è l’agorà, la dimensione fisica e simbolica dello scambio delle idee e delle opinioni, in cui le persone interagiscono orizzontalmente, generando campi di possibilità. La piazza – conclude l’arch. Buso - si configura quale interfaccia tra diverse fonti di comunicazione.

L’associazione per stimolare la partecipazione ha ideato dei totem urbani, simbolo della parternship alla base dell’iniziativa. Si tratta di elementi comunicativi concreti che aiutano il cittadino a orientarsi rispetto a una progettualità condivisa da più attori sociali, cui pure aderisce. Verso fine marzo “Sviso” organizzerà una pubblica conferenza per presentare l’esito del sondaggio a cui anche l’assessore alla Mobilità del Comune di Treviso, Vittorio Zanini, sta guardando con interesse per completare il suo piano di pedonalizzazione del centro storico, che, almeno in teoria, dovrebbe essere già stato redatto.

 


| modificato il:

Laura Tuveri

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