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27 novembre 2024

DICIAMO NO ALL'AMPLIAMENTO DEL "CANOVA"

15-12-2011 - Treviso

Luigi Amendola | commenti | (1)

Dopo l’audizione svolta ieri in Provincia dei vertici Save, da noi richiesta per la presentazione del Master Plan relativo all'Aeroporto“Canova “ di Treviso , possiamo considerare che tutte le preoccupazioni espresse in questo ultimo periodo anche tramite il comitato dei cittadini che vivono intorno allo scalo trevigiano ,sono state confermate e sicuramente ampliate.

Siamo contrari al prospettato raddoppio sia del numero dei voli che dei passeggeri , perché rappresentano per il territorio una grave minaccia all'equilibrio che ci deve essere tra le due parole sviluppo e sostenibilità ambientale . Vi sarà sicuramente un pesante disagio in termini di un considerevole aumento di trasporto gommato per tutti gli automezzi che trasporteranno i passeggeri in arrivo allo scalo trevigiano che poi in fondo “transiteranno “ esclusivamente per la marca per approdare come meta finale a Venezia. Altro disagio sarà quello rappresentato da un aumento dell’inquinament o acustico ed ambientale a ridosso di interi quartieri cittadini (Treviso e Quinto) e non solo. Per quanto riguarda l’apporto turistico per l’intera provincia, possono far fede i dati forniti dall’Assessorato provinciale al turismo, che dimostrano che nessuna riduzione nel numero delle presenze di turisti né italiani né stranieri, vi è stato quando lo scalo aeroportuale era chiuso. Non riusciamo ad intravedere nessun reale beneficio di questo ampliamento sconsiderato dello scalo trevigiano.

Ci auguriamo che tutti gli enti preposti a dare le dovute autorizzazioni valutino questo Master Plan con un metro di giudizio che non sia quello esclusivamente finanziario , ma che si prendano seriamente in considerazione i negativi impatti che questo progetto potrà causare all'intero del territorio della provincia. Pensiamo che già il numero dei 16.400 voli annui poteva essere sufficiente per il “Canova” , superare e di molto questo limite secondo noi potrà aumentare solo i disagi per la salute dei cittadini e del territorio.

Luigi Amendola

capogruppo sinistra ecologia libertà provincia di treviso



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Purtroppo i contestatori si annidano dappertutto anche all'interno di progetti indispensabili.
Il problema sta nel individuare e denunciare la faziosità di taluni che carpiscono la buona fede della gente per scopi personali.
In questi ultimi anni ne abbiamo viste di cotte e di crude, dal passante di Mestre dove i comitati sono spariti quando hanno aumentato il rimborso agli espropriati, alla Tav dove l'accordo economico non è ancora perfezionato.
Anche per il Canova sicuramente è una questione di soldi, ormai siamo abituati a questo tipo di prese di posizione.

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