IL COMUNE BATTE CASSA IN REGIONE PER FAR CORRERE GLI AUTOBUS
Tra le proposte c’è anche il via al servizio di “bus sharing”
Montebelluna - L’obbiettivo è quello di intensificare il trasporto pubblico locale. L’introduzione del “bus sharing” potrebbe essere una delle soluzioni. Per questo il Comune di Montebelluna ha presentata in Regione richiesta di finanziamento per poter usufruire di appositi fondi stanziati per incentivare il trasporto pubblico e limitare l’emissione di gas inquinanti nell’atmosfera.
Sono gli stessi finanziamenti che erano stati ottenuti all’epoca dell’allargamento del servizio “mercatale”, partito in via sperimentale con gli autobus che giravano solo il mercoledì, poi, appunto, le corse erano state intensificate, ma infine si era dovuto fare un passo indietro per mancanza di fondi. Ora il Comune torna a battere cassa in Regione.
“A malincuore – dichiara il sindaco Laura Puppato – a causa della scarsità di risorse finanziarie che stanno vivendo i Comuni in questo delicato momento storico e della mancanza di ulteriori stanziamenti, si era dovuto provvedere a questa contrazione. Infatti il servizio aveva riscosso grande successo nella giornata di mercoledì, ma purtroppo, nel resto della settimana, non si era mai verificata un’affluenza consistente.
Ma l’Amministrazione Comunale non ha mai cessato di pensare a soluzioni alternative. In questi mesi infatti abbiamo studiato il sistema del bus sharing con una visita a Fano, nelle Marche, in Provincia di Pesaro e Urbino, assieme ai rappresentanti di altri Comuni del comprensorio. Il “My bus” è un servizio a prenotazione telefonica, che permette di pianificare i viaggi ad orari e percorsi variabili in accordo alle esigenze del cliente.
Si tratta di un sistema flessibile che si adatta alla domanda, con una semplice telefonata da parte dell’utente con almeno un’ora di anticipo; insomma un sistema innovativo che potrebbe essere interessante per un territorio allargato come è l’area montebellunese. La nostra realtà si configura infatti come un vero e proprio territorio urbano.
Montebelluna ed i comuni limitrofi si delineano come una grande area metropolitana diffusa, che viene comunemente ritenuta, a torto, area extraurbana, dove grande neo diventa il trasporto pubblico. Il bus sharing sarebbe così uno strumento ideale per questo territorio. Il sistema finora attuato rileva purtroppo costi di gestione troppo alti e scarsa efficacia. E così succede, come è successo con il trasporto urbano sperimentale di Montebelluna, che si debbano ridurre le linee per mancanza di fondi”.