"Consegniamo la spesa a domicilio e al termine della quarantena vengono in negozio e ci pagano”
A Solighetto c'è un negozio dove il lavoro va di pari passo con l'umanità. Da Renato le persone vengono prima di tutto e la gente apprezza il suo spirito di comunità.
| Tiziana Benincà |
PIEVE DI SOLIGO - Nei piccoli centri esistono ancora delle realtà che vivono di tradizione, come il negozio di alimentari Crai nel centro di Solighetto.
A gestirlo oggi è ancora papà Renato non più con la moglie, bensì con le due figlie Cinzia e Michela. “Ho iniziato a lavorare qualche ora il mattino in un negozio di alimentari qui a Solighetto a 13 anni, poi ho imparato bene il lavoro in un negozio di Conegliano e nel 1965 mi sono licenziato. Qui c’era un piccolo locale chiuso ed i proprietari dello stabile mi hanno proposto di riaprire il negozio, così ho fatto e sono ancora qui” spiega il signor Renato Dal Piva.
Un negozio a gestione familiare che cerca di soddisfare le richieste di tutta la clientela “Noi facciamo anche consegne a domicilio. Non è più come all’inizio che la gente aveva paura di uscire di casa, ora sono costrette dalla quarantena. Noi consegniamo in giornata e quando hanno terminato la quarantena vengono in negozio e ci pagano” spiega Cinzia. “Normalmente si tratta di clienti abituali, ma capita che anche altra gente ci contatti conoscendo questo servizio e quindi si va sulla fiducia. La situazione non è semplice e si cerca di aiutare. Tante persone hanno varie problematiche e è bello potersi rendere disponibili” continua Michela.
La fiducia viene data nel corso di tutto l’anno: quando qualcuno si dimentica a casa il portafoglio o se si preferisce pagare tutto a fine mese. In questo negozio si è creato un ambiente accogliente, quasi di casa, dove tutti si conoscono e dove andare a comprare qualcosa è anche un pretesto per molte persone sole, per uscire di casa e fare due chiacchiere.
“Il piccolo negozio vive ancora sulla tradizione e sulla fiducia, cosa che sta scomparendo. C’è tanto sacrificio per sopravvivere, perché bisogna sempre essere presenti. Non abbiamo dipendenti e chiudiamo il minimo indispensabile per riprendere le forze” conclude il signor Renato “È impegnativo, ma poi la clientela ci ricompensa e ci trova sempre presenti; la fortuna è quella di star bene”.