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04 ottobre 2024

Treviso

Conto alla rovescia per la prima campanella, sui banchi tra venti giorni

Per Giuseppe Morgante, segretario della Uil provinciale e regionale, anche a Treviso "anno scolastico nuovo, vecchi problemi": mancano professori e bidelli

| Roberto Grigoletto |

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| Roberto Grigoletto |

aula scolastica

TREVISO - Settimana decisiva per la scuola. Occhi puntati su ruoli, supplenze, assegnazioni provvisorie, reggenze di istituto. Sta per aprirsi un anno scolastico complicato. Non meno di quelli che l'hanno preceduto. Fenomeno endemico. Proviamo a indagarlo con il prof. Giuseppe Morgante, segretario provinciale e regionale della Uil scuola.

Segretario, siamo daccapo...

Purtroppo la scuola riaprirà con tutti i vecchi problemi non risolti, aggravati dallo scorrere del tempo. Treviso, come diceva anni fa un segretario nazionale generale Uil, è un laboratorio perfetto, che anticipa quello che succederà a livello nazionale.

Il busillis dove sta?

Assistiamo ad un enorme spreco di risorse nella corsa delle istituzioni scolastiche ad accaparrarsi progetti dal Pnrr, molti dei quali inutili per quel contesto, con dirigenti, docenti e personale Ata stressati per rispettare tempistiche folli nella spesa. È un vero peccato, per la nostra scuola: queste risorse potevano essere una straordinaria occasione per migliorare le dotazioni tecnologiche.

In provincia di Treviso cosa non va, soprattutto?

L'alto numero di docenti e Ata precari rimane uno dei principali problemi della scuola trevigiana.

Di che numeri parliamo, per farci un'idea?

Anche quest'anno circa 2500 lavoratori della scuola saranno assunti con contratto a tempo determinato, con buona pace della continuità didattica e amministrativa. Altro problema, molto grave è rappresentato dagli organici Ata (impiegati amministrativi e bidelli, n.d.r.): a Treviso ci sarebbero almeno altri 120 posti; se non interviene il ministro con organico in deroga, è a rischio il normale avvio dell'anno scolastico.

Concorsi ultimati, altri in itinere, altri ancora incipienti: cattedre ce ne sono...

Per il nuovo anno saranno effettuate circa 400 immissioni in ruolo su circa 750 autorizzate e su più di mille possibili, neanche il 40% dei posti disponibili. Tutto come è accaduto negli ultimi anni: è evidente il fallimento della stagione dei concorsi.

Così anche per gli Ata?

Per il personale Ata, a fronte di 493 posti disponibili, 158 immissioni in ruolo. Non si garantirà neanche la copertura del turn over con la conseguenza che anno dopo anno aumenta il precariato.

Il ministro Valditara ha annunciato una stagione di riforme e di rinnovamento della scuola.

I numeri del Ministero sono contraddetti dalla realtà. La lotta alla precarietà e le politiche economiche restrittive purtroppo testimoniano una distanza tra quanto dichiarato e quanto si potrà realizzare.

E della riforma degli istituti professionale che cosa pensa?

Temo si sottovaluti che la cultura di base e la costruzione della personalità delle nuove generazioni si edificano attraverso un tempo che è quello impiegato per studiare e acquisire conoscenze. Solo successivamente si deve guardare al lavoro.

Sarà privilegiata la dimensione professionale, è questo che intende?

A me sembra che l'intento sia tutto volto alle sole competenze utili al mercato e soprattutto a coloro che finanziano la filiera.

 



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Roberto Grigoletto

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