Controllo del territorio, sicurezza e prevenzione: l'attività della Polizia di Stato di Treviso
In piazza dei Signori le celebrazioni per il 170° anniversario dalla fondazione
| Isabella Loschi |
TREVISO - Operazioni di controllo del territorio con 112 servizi straordinari, circa 7.700 veicoli controllati e 27.600 persone identificate nel complesso. Sono solo alcuni dei numeri dell’attiità operativa della Polizia di stato di Treviso, presentati oggi nel corso delle celebrazioni per il 170° anniversario della Fondazione. La Polizia di Stato svolge quotidianamente un'attività fondamentale nell'ambito del mantenimento dell'ordine pubblico, della sicurezza ma anche della prevenzione attraverso le pianificazioni anticrimine e coordinamento delle attività delle Forze di Polizia.
Nel salone dei Trecento in piazza dei Signori, alla presenza del Prefetto di Treviso, Angelo Sidoti, del sindaco di Treviso, Mario Conte e di tutte le autorità militari e civili si è svolta la cerimonia con l’obiettivo fondamentale di “far sentire la vicinanza alla cittadinanza trevigiana della Polizia di Stato e delle altre istituzioni per rassicurarla che, come avvenuto nei giorni più difficili della pandemia, saranno presenti anche in futuro e faranno la loro parte per affrontare quelle sfide che inevitabilmente si porranno d’ora in poi”, ha detto nel suo intervento il questore Vito Montaruli.
Il controllo del territorio ha continuato a essere una delle attività principali della Questura di Treviso, ed è stato garantito sia con i servizi ordinari dalle Volanti della Questura e del Commissariato di Conegliano nonché con l’esecuzione di servizi straordinari e l’ausilio pressoché costante del Reparto Prevenzione Crimine di Padova, che hanno riguardato soprattutto la zona di via Roma e quella circostante alla stazione ferroviaria a Treviso e, per Conegliano, la zona del Biscione, in seguito ai quali sono stati emessi numerose misure di prevenzione nei confronti di persone con precedenti penali.
Sul versante repressivo, la squadra mobile si è distinta per aver risolto taluni casi che hanno destato grande preoccupazione nell’opinione pubblica, anche perché purtroppo in due occasioni si è fatto ricorso all’uso delle armi: in entrambi i casi i responsabili sono stati assicurati alla giustizia. Si ricordano, inoltre, le operazioni che hanno portato al sequestro preventivo di un immobile nei confronti di persone presunte responsabili di sfruttamento del lavoro e caporalato, quelle relative all’indebita percezione del reddito di cittadinanza mediante false attestazioni documentali, quelle eseguite in materia di finte o false vaccinazioni contro il Covid-19. Anche la Digos ha fornito un apporto fondamentale nella gestione delle manifestazioni e delle iniziative dei gruppi contrari alle misure di contenimento governative, evitando che potessero debordare dall’alveo del normale svolgimento del diritto di riunione, grazie al continuo impegno di tutto il personale.
L’azione di prevenzione si è storicamente articolata sui due binari della prevenzione dei rischi provenienti dai soggetti e di quelli rivenienti da alcune attività economiche. A tal fine risponde l’attività preventiva svolta dalla Divisione polizia anticrimine, della polizia amministrativa e dall’Ufficio immigrazione. Allo stesso modo, la Divisione di Polizia Amministrativa si è distinta per la continua attività di controllo degli esercizi pubblici, sfociata nell’adozione di diversi provvedimenti. Notevole è l’impegno profuso nella gestione dei flussi di profughi ucraini verso questa provincia, in collaborazione con il Commissariato di Conegliano, che come Ufficio distaccato di P.S., ha mostrato ancora una volta la propria valenza strategica, consentendo alla Questura di esplicare la sua attività in una zona di elevato interesse dal punto di vista economico e sociale, assicurando anche alla cittadinanza di quell’area la fruizione dei servizi della Polizia di Stato.