Convention nazionale dei consulenti del lavoro
Intervento del ministro del lavoro Marina Calderone. Presente anche una delegazione trevigiana
| Claudio Bottos |
LAVORO - Si è tenuto a Roma al palazzo dei congressi, il 25 e 26 novembre la convention dei consulenti del lavoro sul tema “Giovani e Professione”. In questa occasione è stata presentata la ricerca “evoluzione e prospettive della professione del consulente del lavoro”. Diversi i temi trattati nel corso delle due giornate di lavoro, ma quelli più interessanti e seguiti sono stati quelli riguardanti le competenze (come formarle e con quali strumenti), gli strumenti di aggregazione e modelli organizzativi, come il metaverso e le nuove tecnologie cambieranno le nostre vite e, cosa vuol dire essere un consulente 4.0.
Oltre agli interventi dei componenti del CNO (Consiglio Nazionale dell’Ordine dei consulenti del Lavoro) ci sono stati due interventi interessanti di Mario Alberto Catarozzo (business coach) e di Rita Cucchiara (professore ordinario dipartimento di ingegneria “Enzo Ferrari” dell’università d Modena e Regio Emilia) i quali hanno evidenziato come i tempi sono cambiati e stanno cambiando velocemente, molto per l’evoluzione tecnologica e per gli effetti dirompenti di altri fattori esogeni come il covid. Per questo motivo, e non solo, i consulenti del lavoro e le altre categorie di professionisti (avvocati, commercialisti ingegneri, ecc.) devono cercare di mettersi in rete per poter fornire alle aziende risposte precise in tempi brevi. Le imprese necessitano sempre più di soluzioni a problemi complessi e trasversali che toccano diversi campi, da quello giuslavoristico a quello fiscale, amministrativo, organizzativo, gestionale e così via.
Ma il momento più emozionante per tutti i presenti è stato quello in cui è intervenuta Marina Calderone, nuovo ministro del lavoro e delle politiche sociali. Emozionate perché da ex presidente del CNO ha esordito con: “questa dei consulenti del lavoro è una categoria che consente a tutti di fare la propria strada, io da qui vengo e qui tornerò”. Ha ricordato che il simbolo della categoria ha la forma di triangolo per comunicare che il consulente del lavoro forma una triade con le imprese e i lavoratori. I consulenti conoscono le imprese, i lavoratori e l’importanza del lavoro. Il ministro ha detto di sentirsi un piccolo strumento per portare, nel ruolo che ricopre, esperienza, tenacia, orgoglio e competenza. Come sappiamo è stata chiamata al ruolo di ministro del lavoro come tecnico e, come tale si è impegnata a dare risposte e soluzioni, in primis la semplificazione amministrativa. Gli aspetti burocratici pesano molto alle imprese, ai lavoratori e ai consulenti, in termini di tempo e costi. Lavorerà perché il lavoro porti più dignità, etica ed equità, tenendo conto delle criticità territoriali.
Ci sono stati una serie di tavole rotonde con i giovani consulenti del lavoro che hanno parlato delle loro esperienze ed hanno fatto proposte per il miglioramento che il CNO valuterà nel corso delle prossime riunioni. Alla convention arano stati invitati i consiglieri dei 106 CPO (consigli provinciali dell’ordine dei consulenti del lavoro) che ci sono in Italia, i rappresentanti dell’ANCL (Associazione nazionale dei consulenti del lavoro) e i delegati ENPACL (Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza dei Consulenti del Lavoro). Un bel momento di confronto per tutti i consulenti del lavoro presenti e la consapevolezza, sempre più marcata, che il ruolo che ricoprono nella società è importante per le imprese, i lavoratori e per la crescita del nostro paese.
di Claudio Bottos
(Consulente del lavoro e di direzione strategica aziendale)