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21 ottobre 2024

Montebelluna

La Cooperativa Orchidea inaugura il co-housing “Civico 89”

Un progetto che consentirà a persone con disabilità psichica di poter avere maggiore autonomia

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

co-housing “Civico 89”

MONTEBELLUNA – La Cooperativa Orchidea è pronta a inaugurare "Civico 89", un progetto di co-housing dedicato a persone con disabilità psichica, come parte dell'iniziativa "Rete dell’Abitare". L'evento ufficiale, con il taglio del nastro, è fissato per venerdì 25 ottobre 2024 alle ore 11, presso via Feltrina Centro 89 a Biadene, Montebelluna. Il progetto è realizzato con il supporto del PNRR e sviluppato in collaborazione con l'Ambito Territoriale Sociale VEN_08, il Comune di Castelfranco Veneto (capofila) e l'Azienda Ulss 2 Marca Trevigiana. Il programma si rivolge a persone tra i 18 e i 64 anni con disabilità psichica, residenti nei Comuni dell'Ambito Territoriale Sociale VEN_08, che desiderano sviluppare autonomie nella vita quotidiana e sono in grado di gestire una convivenza fuori dal contesto familiare. Sono previsti 12 posti disponibili, divisi in due gruppi di sei, e i beneficiari saranno segnalati dal Centro di Salute Mentale dell'Azienda ULSS 2. "Le persone con disabilità sono accompagnate a progettare il loro futuro insieme alle famiglie di appartenenza, e ad individuare le opportunità più adatte nelle prospettive del 'dopo di noi' esistenti nel territorio", spiegano dalla Cooperativa Orchidea.

CARATTERISTICHE PER ACCEDERE

  • Occorre essere in possesso di un grado di autonomia (capacità e abilità relazionali, sociali e lavorative) tale da potersi assumere la responsabilità di vivere insieme ad altri in situazioni abitative che comportano anche la capacità di affrontare in autonomia i problemi personali e di gruppo;
  • Economicamente autosufficienti (elemento da valutare anche con la famiglia e/o il Comune di residenza);
  • Autonomia negli spostamenti;
  • Che siano impegnati in attività lavorative o occupazionali o socializzanti;
  • Che necessitino di un accompagnamento all’abitare, inteso come un rafforzamento delle capacità gestionali, relazionali e sociali.


OBIETTIVI

  • Attivare nel territorio di competenza dell’Ambito Territoriale Sociale nuovi modelli abitativi non convenzionali, svincolati dall’accreditamento regionale dove promuovere per piccoli gruppi di pazienti percorsi di vita in autonomia e di integrazione sociale e lavorativa a bassa intensità assistenziale;
  • Favorire il turn-over nelle strutture riabilitative come esito di dimissioni guidate e sostenibili;
  • Ridurre il ricorso alla residenzialità classica;
  • Contribuire alla riduzione del pregiudizio verso la malattia mentale;
  • Sviluppare nella comunità la cultura dell’accoglienza prevenendo così l’isolamento;
  • Migliorare l’autonomia e l’autodeterminazione delle persone coinvolte nel progetto.


FOTO: i due appartamenti sono al piano terra di questo condominio
 


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Ingrid Feltrin Jefwa

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