Cordignano, acido oltre i limiti nel pozzo della rete idrica: chiuso
Il sindaco e l’Ulss 2 rassicurano: “L’acqua dell’acquedotto è potabile”
| Claudia Borsoi |
CORDIGNANO – Le periodiche analisi eseguite da Arpav per conto dell’Ulss 2 nei pozzi della rete idrica hanno fatto emergere a Cordignano, nel pozzo 2 di via del Mescolino, una presenza di acido perfluorobutanoico (PFBA) oltre i limiti di legge. Con ordinanza sindacale, il pozzo è stato immediatamente chiuso. L’azienda sanitaria e il sindaco Roberto Campagna rassicurano: «L’acqua dell’acquedotto è potabile».
«A seguito delle analisi periodiche delle acque ad uso potabile che Arpav esegue per conto dell’azienda Ulss2 Marca trevigiana, in un pozzo di adduzione all’acquedotto sito nel comune di Cordignano è stato riscontrato un valore di PFBA pari a 110 ng/l (nanogrammi per litro) rispetto ad un valore limite pari a 100 ng/l. Il pozzo in questione è stato immediatamente dismesso ed è oggetto di monitoraggio» fanno sapere dal municipio di Cordignano.
Dalle analisi eseguite – aggiungono l’azienda sanitaria e il comune - «si ha piena conferma che l’acqua erogata in rete ha sempre rispettato e rispetta pienamente i requisiti di potabilità; pertanto, l’acqua dell’acquedotto è sempre risultata sicura», questo perché il pozzo di via del Mescolino viene impiegato solo in caso di emergenza idrica, essendo classificato come pozzo di riserva.
«La situazione è costantemente monitorata dal gestore e dall’azienda sanitaria che controllano la qualità dell’acqua immessa in rete» rassicurano.