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24 dicembre 2024

Cronaca

Corona: "Mi dispiace se ho sbagliato, chiedo perdono"

"Non sono e non sarò più quello di prima e poi sono vecchio"

| Stefania De Bastiani |

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| Stefania De Bastiani |

Fabrizio Corona

MILANO - Il pg di Milano Antonio Lamanna ha chiesto la revoca dei domiciliari per Fabrizio Corona che ora rischia di tornare in carcere. Il collegio del tribunale della Sorveglianza di Milano si è riservato nei confronti dell'ex fotografo dei vip, attualmente ai domiciliari. La decisione è attesa in settimana.

 

Corona non ha rilasciato alcuna dichiarazione alla stampa, rispettando le restrizioni imposte, ma ai giudici milanesi della Sorveglianza ha consegnato una lettera di due pagine scritta a mano con cui chiede scusa e di non tornare in carcere. Missiva mostrata su Instagram dallo stesso ex fotografo dei vip. Se i giudici dovessero revocargli i domiciliari, Corona rischierebbe di dover espiare la sua pena fino a fine 2023.

 

"Mi dispiace se ho sbagliato, come dite voi ho commesso gravi violazioni" scrive Fabrizio Corona nelle due pagine mostrate su Instagram. L'ex fotografo chiede "perdono" e chiede di poter continuare a curarsi, definendosi "non un criminale". "Negli ultimi 15 anni della mia vita non avevo mai pianto, nemmeno per la morte di mio padre", è l'incipit degli appunti scritti a mano in cui parla anche del suo stato di salute: "Durante la notte ho i flashback come i reduci del Vietnam", ricordando gli "anni di galera" per reati commessi dal 2006 al 2008.

 

"Da 15 anni non ho commesso più un reato a parte una condanna di sei mesi per un articolo 11", aggiunge. "Non sono e non sarò più quello di prima e poi sono vecchio". E conclude: "Vi chiedo Pietas". "Le presunte violazioni, che per noi non ci sono, non sono tali da giustificare una revoca", dato che "prevale l’esigenza delle cure come dicono le relazioni presentate dagli esperti". Ivano Chiesa, difensore insieme alla collega Antonella Calcaterra di Fabrizio Corona, si oppone alla richiesta della pubblica accusa e chiede ai giudici milanesi della Sorveglianza di non revocare i domiciliari, decisione che porterebbe nuovamente l'ex fotografo dietro le sbarre.

 

Nell'udienza a porte chiuse, durata circa due ore, il difensore sottolinea come "non si può buttare all’aria un percorso importante di cura che sta dando ottimi risultati, guai ad interromperlo dicono gli stessi esperti che lo hanno in cura". Tra le 'accuse' mosse all'ex fotografo l'uso dei social, alcune partecipazioni televisive che hanno riguardato anche l'ex moglie Nina Moric, l'aver violato le norme anti Covid per la presenza in casa del suo personal trainer. "Non c’è scritto da nessuna parte che non possa usare social, quando gli è stato inibito non è più andato nei programmi televisivi, ma ricordiamo che quello è il suo mestiere", sottolinea il difensore che si dice "preoccupato" per l'eventuale rientro in carcere.

 



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Stefania De Bastiani

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