VITTORIO VENETO - Al Covid hospital di Vittorio Veneto sono 72 i pazienti ricoverati positivi al coronavirus, a cui vanno aggiunti i 23 posto letto occupati nell'ospedale di comunità. Proprio l’ospedale di Vittorio Veneto sta lavorando a pieno ritmo per la completa conversione in Covid-hospital, ovvero una struttura dedicata alla cura dei pazienti positivi al Coronavirus, da 100 posti letto.

Dopo la sospensione di tutte le attività chirurgiche e di ricovero, ad eccezione delle attività di urgenza e dell’ambito oncologico, e la riconversione del pronto soccorso in punto di primo intervento ora si lavora per la Terapia Intensiva. “Da oggi - precisa il direttore generale dell’Ulss2, Francesco Benazzi - sono stati bloccati tutti i gli interventi chirurgici e la prossima settima il blocco operatorio sarà convertito in Terapia Intensiva con 8 posti letto per accogliere eventuali pazienti positivi al virus che avranno di cure. Il reparto sarà gestito dal primario Alberto Grasetto e dal dottor Dal Cero specialista di Rianimazione”.

“Il sistema in questo momento è sotto stress e dobbiamo preparaci alle prossime settimane in cui è atteso il picco di contagi”. Per aiutare l’azienda sanitaria ad effettuare i migliaia di tamponi richiesti ogni giorno, sono diversi i medici in pensione che hanno dato la loro disponibilità, a partire dal dottor Giuseppe Rizzotto, ex primario dell’unità operativa di otorinolaringoiatria. A Vittorio Veneto, in particolare, all'esterno dell'ospedale nei prossimi giorni sarà allestita una tensostruttura dove il dottor Rizzotto e altri medici accoglieranno e sottoporranno i pazienti al tampone.