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20 dicembre 2024

Castelfranco

Da Fonte alla Guinea Bissau con il rally benefico Rust2Dakar

Gli studenti della scuola professionale di Fonte hanno revisionato una Ford Focus per il rally che per 6000 km attraverserà l’Africa occidentale

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

scuola professionale di Fonte

FONTE - Gli studenti della Scuola di Formazione Professionale Opera Monte Grappa di Fonte hanno partecipato alla preparazione di una Ford Focus destinata alla Rust2Dakar, un rally benefico che attraverserà l’Africa, dal Marocco alla Guinea Bissau. Gli allievi della 4A del corso di tecnico automotive hanno effettuato un check-up completo del veicolo, preparandolo per le difficoltà del deserto africano. La Rust2Dakar è un rally amatoriale non competitivo, caratterizzato dall’utilizzo di veicoli economici e spesso d’epoca.

 

Non si tratta di una gara, ma di un’avventura che promuove l’orientamento, la collaborazione e lo spirito d'iniziativa, con un forte impegno in solidarietà. Ogni partecipante ha contribuito con una donazione a favore di un progetto che mira alla realizzazione di una scuola di formazione professionale per meccanici in Guinea Bissau, chiamata Garage Zé. Il progetto è stato reso possibile grazie alla collaborazione con 049_charity_rally_team e l’associazione umanitaria Tavolo8, che raccoglie fondi per la scuola. Marco Santiglia, uno dei partecipanti all'iniziativa, ha fatto visita alla scuola lo scorso 18 dicembre per il check-up finale dell’auto e per ritirare il materiale donato.

 

La partenza per il rally è prevista per la notte tra il 25 e il 26 dicembre, con destinazione Tangeri, in Marocco. L’arrivo a destinazione, dopo aver attraversato Mauritania, Senegal, Gambia e Guinea Bissau, è previsto per il 10 gennaio, per un percorso di circa 6.000 chilometri. Andrea Mangano, direttore della Fondazione Opera Monte Grappa, ha sottolineato l'importanza della donazione di attrezzature per creare opportunità di crescita professionale per i giovani della Guinea Bissau, dove l’accesso all’educazione è spesso limitato. Don Paolo Magoga, presidente della Fondazione, ha aggiunto: «Questa iniziativa insegna ai nostri ragazzi che si può fare del bene anche senza il portafoglio, ma mettendo a disposizione le proprie mani e competenze».
 


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