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18 dicembre 2024

Treviso

Da lunedì in aula ma solo con la metà della classe: Zaia emani un'ordinanza

Gruppo di insegnanti trevigiani scrive al Governatore: "Fare come negli esercizi pubblici dove possono sostare soltanto pochissime persone"

| Roberto Grigoletto |

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TREVISO - A tre giorni dalla riapertura al cinquanta per cento delle scuole superiori in Veneto, un gruppo di docenti ha inviato una mail al Governatore Zaia. Chiedono che a rientrare non siano classi intere ma che la metà degli studenti che faranno rientro venga calcolata a livello di istituto. Al Presidente della Regione chiedono anche di emanare, entro domani, una ordinanza per non lasciare alle singole scuole discrezionalità di decisione sulle modalità di tornare a occupare i banchi da lunedì 1 febbraio.

La rotazione settimanale o bisettimanale fra le classi, prevista dalla Regione, non convince. Anzi, preoccupa. Scrivono gli insegnanti trevigiani: “Far entrare fa metà della popolazione scolastica per intere classi, pur alleggerendo il problema dei trasporti, significa portare un elevato numero di studenti a condividere uno spazio limitato per cinque o sei ore, in condizioni di aerazione delle aule spesso inadeguate alla situazione emergenziale, sia per motivi stagionali, sia per la particolare conformazione edilizia di alcuni istituti che non godono di una presa d'aria diretta con l'esterno”.

Metà studenti in classe e l’altra metà in DaD garantirebbe distanze maggiori e un minor rischio di contagio, tutelando la salute di tutti. “Tale misura apparirebbe logicamente coerente con quelle attualmente in vigore in tutti gli esercizi pubblici, nei quali possono sostare contemporaneamente pochissime persone in spazi sicuramente più ampi di un'aula scolastica e per tempi più brevi”.

Una didattica mista, che anche nel lungo periodo potrebbe offrire un servizio educativo certamente migliore, dando la possibilità di avviare una prassi didattica stabile e non discontinua. “Alternando, come avvenuto finora, periodi interamente in presenza ad altri totalmente in DaD – assicurano i professori delle scuole trevigiane -, si destabilizzerà completamente ogni forma di progettualità didattico-educativa a qualunque livello”

 


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Roberto Grigoletto

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