"Da settembre a scuola metà settimana, per fare a turni", le ipotesi per il rientro
“Abbiamo sicuramente un piano per settembre e ci stiamo lavorando giorno per giorno. A settembre si deve tornare a scuola perché i nostri studenti hanno il diritto di tornare a scuola". Lo ha detto la ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, ospite de 'L’Intervista di Maria Latella' su Sky TG24.
"È evidente che rispetto alla situazione storica che noi stiamo vivendo dobbiamo immaginare tante opzioni - ha sottolineato - Una prima di ritorno alla normalità come tutti noi vorremmo e come abbiamo sempre conosciuto la scuola. La seconda è un’opzione rispetto al fatto che il coronavirus accompagni ancora le nostre vite fino a quando non si troverà un vaccino, in questo caso è evidente che non possiamo far tornare i nostri studenti in classi da 28 o 30 persone, se devo far mantenere il distanziamento sociale è evidente che non possono mettere 28 o 30 alunni per classe".
"Su questo - ha spiegato - ci stiamo organizzando anche pensando a forme di didattica mista, metà in classe e metà a distanza. La settimana è composta da 5 o 6 giorni di scuola, l’idea è che metà studenti vadano per metà settimana in classe de visu e l’altra metà collegati da casa a seguire quello che l’altra metà della classe fa in presenza. Così la socialità resta e il programma va avanti per tutta la classe”. "Non abbiamo mai parlato di doppi turni" per il rientro a scuola, ha precisato la ministra dell'Istruzione. Azzolina ha anche rimarcato che "la scuola non era assolutamente pronta a fare quello che ha fatto, la didattica a distanza che io rivendico come un importante passo avanti, seppur con tante difficoltà, è stata un grande successo".
"Non tutti erano pronti e non tutti avevano i device - ha aggiunto - Il mio impegno e di tutto il ministero è stato quello di intervenire subito per evitare che gli studenti restassero a casa da soli senza far nulla e quindi ci siamo impegnati. Abbiamo creato la pagina sul sito del ministero immediatamente, abbiamo investito dei soldi e ci siamo fatti aiutare dal terzo settore e dall’associazionismo per distribuire device a tutti. Abbiamo chiesto agli insegnanti di non lasciare soli i nostri studenti". Poi, parlando dei concorsi per gli insegnanti, Azzolina ha scandito che chi dice che "si possono fare concorsi per titoli mente spudoratamente, nessuno sarebbe assunto a settembre, perché i tempi non ce lo permettono".