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03 febbraio 2025

Treviso

DE MAGISTRIS PROMETTE DI INTERESSARSI AL CASO FERVET

L'europarlamentare attacca il Goverso sulla giustizia. Zanoni la Regione per le sue omissioni

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

Castelfranco - C’erano anche due delegati della Fervet di Castelfranco Veneto all’incontro con l’on. Luigi De Magistris che questo pomeriggio era nella città del Giorgione per sostenere i candidati IdV e le alleanze che Italia dei Valori sta facendo a livello locale. I lavoratori hanno espresso all’europarlamentare il dramma di 200 persone in cassa integrazione che temono la dichiarazione di fallimento dell'azienda.

L’ex magistrato si è dichiarato disponibile ad approfondire questo caso. Luigi De Magistris ha anche presentato il suo nuovo libro “Giustizia e potere”. De Magistris ha attaccato il governo accusandolo di legiferare solo per salvare il premier dai processi, mentre Andrea Zanoni, del direttivo provinciale dell’Italia dei Valori e candidato consigliere alle regionali ha attaccato la Regione per non aver approvato importati strumenti normativi lasciando così campo libero alle locali lobby di potere.

Parlando di giustizia De Magistris ha detto: “Perché si realizzi la giustizia si scontra con il potere e con i poteri. La giustizia è un qualcosa di universale e rappresenta il diritto naturale: perciò entra in conflitto con i poteri. Inoltre i poteri spesso sfruttano illegittimamente molti diritti per raggiungere una finta giustizia. L’uso illegittimo del diritto è uno dei più pericolosi strumenti usati nelle forme di autoritarismo, che hanno utilizzato la norma per raggiungere obiettivi illegali.”

Durante l'incontro De Magistris ha anche ricordato le quattro proposte di legge in procinto di essere approvate in parlamento per salvare Berlusconi dai processi: il processo breve, il legittimo impedimento, il lodo Alfano costituzionale ed il disegno di legge dell’on. Valentino del Pdl per rendere inutilizzabili le dichiarazioni dei pentiti.

Zanoni ha invece ricordato la situazione di illegalità locale relativa alle cave, al traffico dei rifiuti, alle discariche sotto sequestro, all’aria inquinata, puntando il dito contro la Regione Veneto colpevole di non aver mai approvato importanti regolamenti come il Piano di risanamento dell’aria, il Piano Cave, lo Statuto della Regione Veneto, lasciando così una situazione di non regolamentazione utile solo alle diverse lobby locali.

“Senza il piano sull’aria – ha detto Zanoni, da 25 anni attivista in associazioni ce si battono per la tutela dell’ambiente - si continua a respirare aria avvelenata, senza il piano cave i cavatori decidono loro dove e come scavare, mentre senza lo statuto non si può realizzare concretamente il federalismo”.

Zanoni ha poi ricordato come il Piemonte con 100 milioni di euro, e la Sicilia con 320 milioni di euro (investimenti pubblico/privato) stiano operando per incentivare le imprese della “green economy” con risvolti occupazionali importantissimi mentre il Veneto in questi anni non ha fatto nulla”.

 



Laura Tuveri

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