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20 aprile 2024

Vittorio Veneto

Discarica Forcal, "A rischio la salute dei bambini"

Zanoni commenta la richiesta di deroga da parte del Comune alla Provincia

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Discarica Forcal,

VITTORIO VENETO - "Sarà bonificata entro dicembre 2012", aveva detto l'assessore Caldart. Ma la crisi dell'edilizia ha impedito che i buoni propositi venissero realizzati. E così la discarica di Forcal, è ancora lì, in via di (lenta) "bonifica", in attesa di un'operazione da 700.000 euro. Soldi pubblici, per l'annosa-faccenda, ne sono già usciti anche troppi dalle casse comunali, come aveva denunciato ad aprile il consigliere del Pd Alessandro De Bastiani. Ma in qualche modo, le risorse per ripulire l'area dai metalli pesanti lasciati dal precedente gestore dopo il fallimento, bisogna trovarli. Come? Al Comune è venuta un idea. E lo scorso ottobre ha presentato alla Provincia di Treviso una richiesta di deroga ai limiti di accettabilità per la discarica Forcal, che si trova a soli 100 metri dalla scuola elementare Alessandro Manzoni.

 

Il Comune, proprietario del sito e il gestore, Centro Recuperi Piave, hanno chiesto insomma alla Provincia il permesso di poter buttare altro, nella discarica: più rifiuti, più soldi.

A scandalizzarsi per la richiesta, l'eurodeputato Andrea Zanoni. "L’Amministrazione di Vittorio Veneto chiede in pratica che i rifiuti possano superare di tre volte il limite di legge. - spiega Zanoni - La discarica comunale è già stata autorizzata a ricevere rifiuti da siti contaminati e i rifiuti da attività di bonifica identificati con codice 191302. Già in passato sono stati conferiti in questa discarica rifiuti impropri ed ora per rimuoverli sono i cittadini che in pratica devono sostenere costi ingenti".

 

"Mi auguro - spesa l'eurodeputato - che la Provincia non prenda nemmeno in considerazione l’ipotesi di ampliare le maglie dei rifiuti conferibili per poter pagare questi costi. Siamo di fronte ad una discarica in pieno centro abitato che andrebbe chiusa immediatamente: si ha l’impressione che l’Amministrazione comunale in questo caso abbia dimenticato ogni principio di cautela. Non ci sono parole per dire quanto pericoloso sarebbe per la salute degli abitanti concedere una simile autorizzazione, tanto più che il sito è a soli 100 metri dalla scuola elementare “Alessandro Manzoni” di via Marcinelle, per non parlare poi della possibile contaminazione dell’acqua di falda». A rischio, a detta di Zanoni, è  "la salute dei cittadini di Vittorio Veneto e soprattutto quella di tanti bambini".

 



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