Dopo gli alberi ora tocca al verde della piazza di Montebelluna: "rasato a zero"
Il biasimo di tanti cittadini per la “drastica manutenzione” del verde cittadino
MONTEBELLUNA – I montebellunesi non si danno pace. Dopo il contestatissimo taglio degli alberi che potrebbe anche avere conseguenze legali, visto l’esposto internazionale inviato in Procura e anche al Presidente della Commissione Europea, ora tocca al verde della piazza che in questi giorni è stato letteralmente raso al suolo, con una manutenzione “particolarmente energica”.
Se chi passa in piazza, guarda attonito e scuote la testa davanti all’inedito scenario, sui social si è scatenato un putiferio d’indignazione: “Nemmeno nei Paesi più dimenticati del mondo ho visto un'oscenità simile – tuona una montebellunese doc a cui fa eco un altro cittadino -. Chissà cosa penseranno gli amministratori del passato, quelli che facevano piantare i ciliegi giapponesi in Viale Manin, i pini nani ad onorare il monumento ai caduti o anche solamente i tigli e i platani lungo le strade. I cespugli della savana ci meritiamo in questo deserto culturale”.
Molte le foto postate tra queste anche una del centro prima della nuova piazza dove la differenza tra il verde di un tempo attorno al monumento e lo scenario attuale è decisamente clamorosa. Ma c’è anche qualche montebellunese che con amara ironia pubblica una targa con la scritta “Premio Attila per l’ambiente”. Insomma, le politiche di gestione del verde a Montebelluna continuano a destare malumori e non da oggi, visto che già in passato c’è chi aveva lamentato lo stato di abbandono e trascuratezza degli alberi piantati per i nuovi nati, coperti da erbacce o morti perché senza irrigazione.