Elezioni 2022, Gina Lollobrigida capolista al Senato in 3 circoscrizioni per Italia Sovrana Popolare
A confermarlo all'Adnkronos è il suo avvocato, Antonio Ingroia: "Le ho proposto io di candidarsi"
ROMA - Gina Lollobrigida sarà candidata al Senato, alle elezioni politiche 2022, come capolista di Italia Sovrana Popolare. A confermarlo all'Adnkronos è il suo avvocato, Antonio Ingroia, leader di Azione Civile e Uniti per la Costituzione. Ingroia spiega che la Lollo, 95 anni, sarà capolista in diverse circoscrizioni: "In quella del Lazio con Latina, nella Sicilia orientale (Catania, Messina, Taormina) e poi nel Veneto".
INGROIA: "LE HO PROPOSTO IO DI CANDIDARSI" - "Gina Lollobrigida sarà candidata al Senato come capolista, tra l'altro in diverse circoscrizioni, sia in quella del Lazio con Latina, che nella Sicilia orientale (Catania, Messina, Taormina) e poi nel Veneto, per Italia Sovrana Popolare. E' una candidatura che ho proposto io per conto di Azione Civile e Uniti per la Costituzione, e non deve sembrare anomala perché la Lollobrigida è, checché ne dicano alcuni provvedimenti giudiziari che noi contestiamo, perfettamente lucida". L'ex magistrato Antonio Ingroia difende all'Adnkronos la candidatura di Gina Lollobrigida, assistita da lui in qualità di avvocato proprio per un provvedimento di amministrazione di sostegno del suo patrimonio avanzato dal figlio e difeso dalla Cassazione che aveva dichiarato inammissibile il ricorso presentato.
"Nella sua lucidità è sempre stata ambasciatrice dell'Italia nel mondo, della pace. E poiché noi, come Italia Sovrana Popolare, abbiamo un programma politico proprio volto a riaffermare la sovranità nazionale - incalza Ingroia - riteniamo che lei possa ben rappresentare questa immagine di una Italia che vuole tornare a essere a testa alta, sovrana e non suddita. In più ci sono tematiche di cui lei è direttamente testimone, che sono giustizia, condizione degli anziani spesso bistrattati e dimenticati: lei stessa, e lo dico in qualità di suo avvocato, è stata bistrattata andando avanti negli anni, le istituzioni e l'Italia le hanno voltato le spalle, il fatto che il suo patrimonio sia stato sottoposto a un amministratore di sostegno ne è la dimostrazione. Siamo per la riaffermazione di una giustizia che sia più giusta, per l'abolizione dell'istituto dell'amministrazione di sostegno, uno strumento che si ritorce spesso in danno degli anziani, anziché essere a loro favore".
"Sono stato io a proporle la candidatura - ammette l'ex magistrato - Lei ha voluto rifletterci qualche giorno perché comunque si tratta di una cosa impegnativa, ma ha accettato di buon grado. Ovviamente non potrà andare a fare comizi in giro per l'Italia e la sua campagna sarà affidata prevalentemente a comunicati, a videomessaggi. Sta bene e in salute, ma ha pur sempre 95 anni".
(di Silvia Mancinelli)