Emergenza casa a Treviso: "I vertici dell'Ater devono dimettersi"
A chiederlo è Coalizione Civica che attacca l'azienda territoriale di edilizia residenziale
| Isabella Loschi |
TREVISO - “Di fronte agli atteggiamenti di Ater che, da un lato non esista a sfrattare persone assolutamente non in grado di trovare un altro alloggio, perfino madri con minori, e dall’altro avvia un progetto di vendita per 384 alloggi nell’intera provincia (di cui 92 in città), pensiamo sia arrivato il momento di dire con chiarezza che l’attuale consiglio di amministrazione dell’ente pubblico in questione abbia palesemente dimostrato la propria inadeguatezza e che, quindi, i suoi componenti debbano immediatamente dimettersi”.
A chiederlo è Coalizione Civica per Treviso. “L’emergenza casa ha bisogno di un consiglio di amministrazione dell’Ater che chieda con determinazione e costanza alla Regione (già pienamente competente in materia di edilizia residenziale pubblica, senza bisogno di attendere l’autonomia differenziata ) di stanziare i fondi necessari per la ristrutturazione degli alloggi popolari oggi non assegnabili di proprietà delle Ater e dei comuni”. “L’attuale consiglio d’amministrazione dell’Ater di Treviso ha già dimostrato di non essere in grado (o di non volere) svolgere questo compito”, sottolinea Calesso.
“Per quanto riguarda il Comune di Treviso, è evidente che l’amministrazione cittadina non è in grado, con le sue sole forze, di affrontare l’emergenza sfratti che, come previsto ormai da anni, si sta drammaticamente concretizzando in questi mesi. Basti pensare che al bando per l’assegnazione degli alloggi popolari in città sono state registrate oltre 800 richieste mentre gli alloggi attualmente disponibili non arrivano a 150".
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