ERAVAMO CONTADINI E NON SAPEVAMO DI ESSERE RICCHI
Dal Veneto al Canada e ritorno.
NERVESA DELLA BATTAGLIA - Atmosfera unica per il concerto, che ha unito vino e musica, promosso dalla famiglia Giusti in una delle prime colline del Montello, in comune di Nervesa della Battaglia, di fronte ai ruderi della vecchia abbazia.
Ermenegildo Giusti, nasce a Volpago e, ancora diciottenne, emigra negli anni '60 in Canada, dove riesce a fare fortuna, diventando, nel volger di tre decenni, uno dei più grandi imprenditori edili del Canada e non solo. Nel 2007 viene insignito di una laurea honoris causa in dottorato del lavoro (in questo caso, ingegneria edile) rilasciata congiuntamente da tre Atenei: Venezia, Padova ed un ateneo statunitense.
Poi, con l’arrivo del nuovo millennio, decide di puntare sul prosecco e investe 8 milioni di euro a Nervesa, paese d’origine della moglie Maria Vittoria Dal Col, in pochi anni, creando l’azienda vinicola Giusti.
Ed è stato proprio lui a spiegare il perché di questa serata, alla presenza di molteplici autorità, tra le quali il prefetto di Treviso e il sindaco di Nervesa, oltre ad amici del Canada e ad altri imprenditori del territorio.
"L'arte è nel cuore e io amo anche la pittura. In America, quando avviamo un progetto, partiamo sempre con una grande festa. Sono ritornato nella terra da dove ero partito e ho trovato varie aree abbandonate e incolte. Bisogna ritornare un passo indietro, coltivare la terra, trattarla come un giardino e rispettarla. Noi continueremo ad investire nel Montello. Sulle terre della mia azienda agricola sono morti 24.000 uomini in pochi giorni nella Prima Guerra Mondiale: cosa può esserci di più sacro? Mi rendo conto ora che quando ero giovane in queste terre eravamo tutti contadini e non sapevamo di essere ricchi".
Repertorio perfettamente azzeccato quello scelto per allietare la serata dall’Orchestra Regionale Filarmionia Veneta e dal tenore Francesco Grollo, che hanno spaziato da Puccini a Whitney Houston, da Lucio Dalla a Frank Sinatra.
Arte e agricoltura, quindi, strizzando l’occhio al rispetto dell’ambiente, come rilevato nel suo intervento dal prof. Atieri, che ha ribadito come recenti studi abbiano dimostrato l’utilità, anche economica, dell’impiego delle tecniche di agricoltura biologica