FA LAVORARE DONNA ALL'OTTAVO MESE DI GRAVIDANZA: DENUNCIATO
Il caso scoperto in un laboratorio cinese di Istrana. Dall'inizio del 2010 sono 89 i laboratori controllati
TREVISO - Due laboratori cinesi sono stati chiusi e i titolari denunciati al termine di un controllo interforze coordinato dalla Questura di Treviso.
Circa la metà delle 22 persone che erano al lavoro in tardissima serata nei due locali, e che è risultato essere impiegate fin dal mattino, sono risultate irregolari.
In uno dei due era al lavoro anche una donna all'ottavo mese di gravidanza. Visto il tipo di lavoro non avrebbe potuto essere impiegata. Il titolare dovrà rispondere penalmente anche di questo.
Uno dei due laboratori stava producendo capi di abbigliamento con il marchio di una nota azienda, mentre l'altro realizzava scatole per gioielli. I capi d'abbigliamento venivano pagati 4 euro cadauno.
Accertamenti sono in corso per risalire alle commesse e stabilire eventuali irregolarità nella filiera produttiva. Di solito, l'azienda che commissiona i capi non è poi a conoscenza della serie di passaggi e subappalti che conducono fino al laboratorio che produce gli stessi. Per i titolari dei due laboratori le accuse riguardano l'impiego di manodopera abusiva, ma nei locali sono stati evidenziati gravi problemi di sicurezza.
Dall'inizio dell'anno, sono stati 89 i laboratori cinesi controllati dagli agenti della Questura trevigiana, che svolge una funzione di coordinamento delle varie realtà interessate all'individuazione e repressione delle attività illegali sul lavoro riconducibili all'utilizzo di maestranze cinesi. Complessivamente sono state identificate 721 persone, 31 quelle arrestate per reati vari, 64 quelle indagate e 32 gli espulsi dal territorio italiano.
Dei laboratori controllati 34 sono stati posti sotto sequestro e 32 le sospensioni delle attività decise. Il questore Carmine Damiano ha espresso soddisfazione per i risultati finora conseguiti e per il ruolo di coordinamento svolto dalla Questura, sulla base di una intesa anche con la Regione Veneto. "La strategia - ha detto Damiano - è quella di riportare un equilibrio sull'economia provinciale".