Fadalto, Alemagna chiusa: “Non ce la facciamo più”
Il grido dei residenti che sollecitano la costruzione delle gallerie paramassi
| Claudia Borsoi |
VITTORIO VENETO - «La strada è chiusa da martedì 31 ottobre. Ma non c’è un masso che è finito sulla carreggiata. Dicono che ci sono i mezzi che stanno rimuovendo il materiale franato, ma io dalla mia casa che domina il punto interessato dalle frane non ne vedo uno». Giovanni Balbinot, pensionato, da 70 anni risiede a Fadalto e conosce bene il disagio che gli ormai pochi residenti della località più a nord del comune, ma anche quelli del vicino Alpago, pagano ogniqualvolta scatta il semaforo rosso e la statale 51 d’Alemagna viene chiusa nel suo tratto tra Nove e Fadalto Basso.
«Parlo a nome di tutti gli abitanti del Fadalto e del vicino Alpago: ormai non ce la facciamo più. Il comune e la politica devono muoversi e dare un’accelerata ad Anas affinché vengano realizzate le gallerie paramassi nel tratto interessato dalle frane – dice Balbinot -. Risolvere questo problema è prioritario. Io risiedo in Fadalto da 70 anni ed è solo da pochi anni che la strada viene bloccata. Ricordo che quando ero un ragazzino e prendevo la corriera per andare a scuola a Vittorio Veneto, capitava che del materiale franasse in strada ma le ruspe, in un paio d’ore, rimuovevano tutto».
«Io, a differenza di quanto dichiarato da Anas, tutte queste persone che stanno portando via il materiale oggi non ne vedo. Pensionati, ma anche operai, non si possono permettere di pagare il pedaggio autostradale per andare a Vittorio Veneto per lavoro o fare una visita medica e poi rientrare a casa. È una cosa indecente. Non ce la facciamo più. Serve una forza politica forte per portare avanti la galleria paramassi» l’appello lanciato da Balbinot.