VITTORIO VENETO - «Da Anas non ho ricevuto buone notizie: la situazione è critica» scandisce il sindaco Mirella Balliana con riferimento alla frana che ha interrotto la statale Alemagna tra Nove e Fadalto Basso.

Due le colate detritiche finite sulla strada nel pomeriggio di venerdì: una, la più piccola da 500 metri cubi, è già stata rimossa, ma per la più grande da circa 4mila metri cubi ci vorrà molto tempo, forse mesi perché la strada venga riaperta. Il materiale franando ha distrutto anche tutta la rete di sensori posti anni fa da Anas per monitorare il versante scandito da queste storiche colate detritiche.

Quest’oggi, alle 18, il sindaco è salito in Fadalto per incontrare i residenti. Ha manifestato loro solidarietà e annunciato l’impegno per istituire un fondo ristori, dovendo chi abita in Fadalto prendere l’autostrada A27, unica via di collegamento ora attiva, per raggiungere la città e rincasare. «Da lunedì mattina – ha assicurato il sindaco - lavoreremo al regolamento per istituire un rimborso spese agli abitanti di Fadalto costretti a prendere l’autostrada: alle 50 famiglie che gravitano su Fadalto Alto dobbiamo dare una risposta».

Il sindaco chiederà poi alla Regione Veneto un formale impegno affinché si attivi con Anas per la realizzazione delle gallerie paramassi il cui progetto è attualmente in Regione per l’approvazione della Via.

Stamane, sabato, c’è stato un sopralluogo da parte di un geologo, mentre lunedì prenderanno avvio le verifiche per la rimozione del materiale che ostruisce la sede stradale.

«Questa mattina con la supervisione di Anas ho effettuato un sopralluogo sul posto – riferisce il vicesindaco Marco Dus -. La situazione è estremamente seria sia per l’ampiezza del fronte che per quantità di detriti scesi. Nei prossimi giorni valuteremo i provvedimenti che si possono attuare di nostra diretta competenza».

Chiusa anche la rete ferroviaria Vittorio Veneto-Belluno, con collegamenti sostitutivi con autobus.