VITTORIO VENETO – «L’Avab non ha alcun obbligo nei confronti del comune di Fregona per quanto non concerna gli incendi boschivi e protezione civile. Per la fornitura di acqua potabile la questione infatti è diversa: noi non possiamo portarla gratuitamente a privati, né tanto meno abbiamo alcun obbligo in tal senso. Il problema della mancanza di un acquedotto è ben noto all’amministrazione, ma non vi può certo sopperire il volontariato a comando del sindaco».

E’ il presidente dell’associazione Antincendi Boschivi di Vittorio Veneto, Guerrino Taffarel, a intervenire dopo che il sindaco di Fregona, Giacomo De Luca, ha lamentato poca disponibilità da parte dell’associazione chiamata in Cadolten, ma anche da alcune famiglie fregonesi, per portare dei carichi di acqua.

«Non vi è alcuna convenzione, né contributo dalla regione per il trasporto di acqua – aggiunge Taffarel – e quanto alla tariffa (80 euro per un carico di acqua fino a Cadolten ndr) teniamo conto che solo di gasolio sono stati consumati circa 45 litri a viaggio e si fanno presto i conti. Oltretutto non si trattava di una questione di emergenza, poiché le cisterne erano appena a metà della loro capacità»

E sui contributi per l’acquisto dei mezzi dell’associazione Taffarel chiarisce: «Per l’autobotte Iveco abbiamo avuto un contributo dalla Comunità Montana di 5000 euro: per coprire l’intero costo di 17 mila euro siamo ricorsi al contributo di privati e da contributi di servizio svolti. L’unico contributo regionale per comprare mezzi lo abbiamo ricevuto ancora nel 2000. Detto questo, e senza voler innescare ulteriori polemiche mi spiace che il Sindaco De Luca ci abbia attaccato in questo modo, poiché oltre all’associazione formata da splendidi volontari è ingiustamente scivolato su commenti e valutazioni personali».