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11 gennaio 2025

Nord-Est

Fatto esplodere l’autovelox da 24.000 multe al mese. Sindaco su tutte le furie

Nei social c'è chi esulta

| Carlo De Bastiani |

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| Carlo De Bastiani |

Autovelox fatto esplodere

PADOVA - Nelle ultime settimane, un'autovelox installato nel comune di Cadoneghe, nel cuore di Padova, era diventato oggetto di controversia e frustrazione tra gli automobilisti locali. Questo dispositivo, collocato sulla 307 regionale del Santo, è stato in grado di emettere un numero straordinario di multe, raggiungendo la cifra sorprendente di circa 24 mila in soli trenta giorni. Tuttavia, la serata di ieri ha portato una svolta inaspettata e spettacolare a questa storia, quando l'autovelox è stato letteralmente fatto esplodere.

Un boato assordante ha squarciato il silenzio della zona, attirando immediatamente l'attenzione dei residenti circostanti. Le forze dell'ordine sono state avvisate tempestivamente e hanno avviato una rapida indagine sulla scena dell'esplosione. Secondo quanto riportato, l'esplosione sembra essere stata causata da un dispositivo esplosivo contenente polvere da sparo. Questo meccanismo ha innescato una fiammata che ha ridotto in cenere il complesso sistema elettronico dell'autovelox, progettato per rilevare velocità e targhe delle auto in transito.

Gli artificieri, i carabinieri e persino il sindaco Marco Schiesaro si sono precipitati sul luogo dell'esplosione, offrendo un quadro di caos e disordine. Schiesaro ha condannato l'atto come "vergognoso" e ha espresso la sua preoccupazione per l'escalation di tensione nella comunità. L'autovelox era stato originariamente installato in risposta alle richieste di sicurezza avanzate da un gruppo di famiglie residenti nella zona, preoccupate per la pericolosità di quel tratto stradale.

Tuttavia, le prestazioni impressionanti e l'efficienza dell'autovelox hanno attirato ben presto l'attenzione di migliaia di automobilisti che si sono ritrovati con multe salate nelle loro caselle postali. Le casse del Comune, nel frattempo, si sono riempite di introiti, stimati almeno in un milione di euro. La reazione dei cittadini non si è fatta attendere, e su vari canali social è stata creata una pagina per contestare l'autovelox e condividere storie di multe e frustrazioni.

Con l'esplosione dell'autovelox, ora la comunità è divisa tra chi vede l'atto come una forma di giustizia e liberazione da un dispositivo che sembrava funzionare come un "grab della tassa", e chi invece condanna l'atto come un crimine che mina la sicurezza stradale e mette in pericolo la vita dei guidatori.

Le indagini sono ancora in corso per identificare gli autori di questa distruzione, e nel frattempo la domanda rimane: è stata questa una risposta disperata alla frustrazione degli automobilisti, come sostengono coloro che hanno esultato sui social dopo l'esplosione, o, più sempliemente, si tratta di un atto criminale che mina la sicurezza pubblica? Per la legge non ci sono dibbi: è un atto criminale.


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