Fiaccolata: 2500 persone dicono di NO alla guerra in centro a Montebelluna
Toccante la lettura di una testimonianza di un bambino ucraino che vive sotto le bombe e che ha perso un amico, letta davanti ai presenti dalla signora Maria, una donna ucraina che vive a Contea.
MONTEBELLUNA - Un fiume di persone ha inviato ieri sera il centro di Montebelluna per partecipare alla fiaccolata organizzata dall’amministrazione comunale tutta, dalle parrocchie e da molte associazioni locali (Il Coordinamento volontariato, Alpini Montebelluna, Combinazioni, Cineforum Gagliardi, Jaja Music scuola di canto musica, Apertamente, Cooperativa Pace e Sviluppo/Altromercato Treviso, Anpi "Antonio Boschieri" di Montebelluna, CGIL, CISL, UIL, Comitato di Quartiere Guarda e Biadene/Pederiva, Scout, Una Casa per l'Uomo, Cinema Eden Italia).
Un evento molto partecipato con circa 2500 persone presenti per dimostrare solidarietà al popolo ucraino che sta subendo l’aggressione russa. Oltre al sindaco Adalberto Bordin, ai rappresentanti della giunta e del consiglio comunale, ai parrocchi, erano presenti anche il presidente della Provincia, Stefano Marcon, e diversi sindaci del territorio, le associazioni e molti privati cittadini.
Toccante la lettura di una testimonianza di un bambino ucraino che vive sotto le bombe e che ha perso un amico, letta davanti ai presenti dalla signora Maria, una donna ucraina che vive a Contea. Il corteo ha attraversato Corso Mazzini e via XXX Aprile ed ha raggiunto il Duomo dove si è svolto il momento più religioso con l’intervento di Don Antonio Genovese e la recita di alcune preghiere in lingua ucraina.