Finte vaccinazioni ai bambini, il pm chiede 9 anni e sei mesi per l'ex assistente sanitaria
Per il pubblico ministero ha agito con "sistematicità e reiterazione in Friuli e Veneto"
| Isabella Loschi |
TREVISO - Condanna a 9 anni e 6 mesi per l'ex assistente sanitaria dell’Ulss2, accusata di avere finto di iniettare i vaccini a centinaia di bimbi, tra 2009 e 2017. A chiederla è stato il pm di Udine, Claudia Danelon, seconda la quale l’assistente sanitaria avrebbe agito con "sistematicità e reiterazione, in Friuli e poi anche in Veneto” e “non ha mai dato una spiegazione e neppure chiesto scusa”.
L’ex assistente sanitaria è accusata di "peculato, omissione d'atti d'ufficio e falso", in relazione alle sedute vaccinali effettuate al distretto di Codroipo, e a San Daniele e Udine, dal 2009 al 2015, e all'Ulss 2 di Treviso, dove si trasferì e lavorò fino al giugno 2017, quando fu denunciata e licenziata per giusta causa.
Lo scorso autunno la donna è stata condannata dalla Corte dei conti, sezione giurisdizionale per il Friuli Venezia Giulia, al pagamento di 550 mila euro a favore dell'Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale (Asufc). La Procura aveva stimato un danno erariale per oltre 660 mila euro, poiché sulla sanità regionale sono gravati i costi di "una complessa attività rimediale, sostanzialmente finalizzata all'esecuzione di nuove somministrazioni vaccinali”.
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