Finte vaccinazioni, l'Ulss2: "Chiederemo un risarcimento danni"
L'azienda sanitaria contro l'ex assistente sanitaria trevigiana accusata di non aver vaccinato decine di bambini
| Isabella Loschi |
TREVISO - Dopo la sentenza della Corte dei Conti, sezione giurisdizionale per il Friuli Venezia Giulia, che ha dichiarato la responsabilità amministrativa dell’ex assistenza sanitaria di Spresiano, condannandola a risarcire con 550 mila euro l’azienda sanitaria universitaria Friuli centrale, ora arriva una richiesta di risarcimento anche da parte dell’Ulss2 Marca trevigiana.
L’ex assistente sanitaria è accusata di aver finto di somministrare i vaccini a circa 8mila pazienti, per la maggior parte bambini, tra il 2009 e la fine del 2015, sia nell’azienda sanitaria trevigiana che in alcune strutture del Friuli.
“Crediamo che la strada della richiesta di risarcimento sia quella più opportuna. D’altronde ci sono stati dei costi per la nostra azienda sanitaria legata ai vaccini non utilizzati e gettati via e il costo del tempo speso dal medico e dall’infermiere - spiega il direttore generale dell’Ulss2 Francesco Benazzi. “La somma che potremmo chiedere come risarcimento potrebbe essere tra i 100 e i 150mila euro”.
La sentenza, in sede amministrativa, avrà validità solo se la 38enne a conclusione del processo penale che la vede accusata di peculato, omissione d'atti d'ufficio e falsità di certificati verrà riconosciuta colpevole.