TREVISO – Si sono finti dei poliziotti ed hanno chiesto ad un pakistano incontrato per strada 50 euro per riconsegnargli il permesso di soggiorno appena requisito. Una singolare tecnica per racimolare qualche soldo quella escogitata da un 35enne ed un 45enne italiani, già conosciuti alle forze dell’ordine e sottoposti all’obbligo di firma.

I due ora sono stati arrestati dalla polizia e dovranno rispondere di furto in concorso e resistenza a pubblico ufficiale.

Ieri pomeriggio, verso le 17,30, i due, alla vista di una volante della polizia in piazza Giustiniani, si sono divisi. Cosa che ha insospettito i poliziotti. Uno dei due è stato bloccato subito, l’altro, invece, quando gli agenti gli hanno chiesto di fermarsi si è dato alla fuga verso via Roma.

È scattato un inseguimento a piedi ed è stato bloccato in via Lungosile Mattei, dopo una breve colluttazione.

È stato proprio mentre stavano svolgendo questa attività che i poliziotti sono stati avvicinati dal cittadino pakistano beffato col trucco del permesso di soggiorno. L’extracomunitario ha raccontato quello che gli era capitato. I  due l’avevano appunto avvicinato mentre si trovava seduto su una panchina in via Lungosile Mattei, qualificandosi come poliziotti e simulando un controllo antidroga.

Uno dei due, in particolare, stando al suo racconto, si era fatto consegnare il permesso di soggiorno ed aveva finto di chiamare la sala operativa della questura per il controllo dell’autenticità del documento.

A questo punto il complice, notando che lo straniero aveva una bustina con dentro una banconota da 50 euro, si sarebbe fatto consegnare il denaro come “corrispettivo” per la restituzione del permesso di soggiorno, per poi scappare verso piazza Giustiniani.