Fregona, cadavere ritrovato in zona industriale: mistero fitto sull'identità
La macabra scoperta mattina da parte di alcuni operai, sul corpo non ci sono segni di violenza
FREGONA - Cadavere affiora nell’impianto idroelettrico: mistero fitto sull’identità. Alcuni operai dell’Enel che stavano eseguendo delle manutenzioni all’impianto idroelettrico "Castelletto - Bacino Carron", hanno rinvenuto il cadavere di un individuo di sesso maschile, di mezz’età, privo di documenti d’identità, adagiato sopra il nastro trasportatore del sistema di filtraggio dei detriti, posto alla sommità della chiusa ubicata lungo il torrente Carron.
Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Vittorio Veneto, che hanno intrapreso le indagini volte a risalire all’identità del soggetto ed a capire in quale punto fosse caduto all’interno del torrente. Su disposizione del magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Treviso, il cadavere è stato recuperato e trasferito all’obitorio del nosocomio di Vittorio Veneto, dove il medico legale ha eseguito un esame esterno, dal quale non sono emersi segni di violenza.
Nei prossimi giorni l’Autorità giudiziaria disporrà sarà l’autopsia che chiarirà, con certezza, le cause della morte. Dall’esame del cadavere è anche emerso, che lo stesso, verosimilmente, è rimasto in acqua per diversi giorni, sino a quando la corrente del torrente lo ha fatto arrivare fino alla chiusa.
Sono in atto accertamenti sulle persone scomparse, negli ultimi giorni, in questa Provincia ed in quelle limitrofe. Il cadavere, di carnagione chiara e senza capelli, calzava: t-shirt in cotone di colore blu con scritte bianche nella zona del torace, canotta in cotone di colore bianco/chiaro, bermuda di colore grigio/blu, cintura con fibbia, calzini ginnici di colore bianco, scarpe ginniche marca Nike di colore nero con suole e inserti bianchi.