Oggi l’addio al papà e al suo bambino: “Una sofferenza che nessuna madre dovrebbe conoscere”
Sono stati celebrati questo pomeriggio a Castello di Godego i funerali di Egidio Battaglia e del figlio Massimiliano
| Angelo Giordano |
CASTELLO DI GODEGO - Celebrato questo pomeriggio il funerale di Egidio e Massimiliano Battaglia, la cui tragedia ha scosso nel profondo la comunità di Castello di Godego.
La vicenda è riportata qui.
Oggi il funerale è stato trasmesso in diretta online e seguito da circa 500 persone.
Le due bare, tra cui quella piccolina e bianca di Massimiliano, sono entrate tra le due ali di fedeli che hanno seguito la funzione in presenza. In chiesa un cartellone con un grande cuore composto dai messaggi di amici e parenti, più due piccoli cuori, uno bianco e uno rosso.
Prima del rito, una familiare ha salutato davanti ai feretri le bare di Egidio e Massimiliano, raccomandandoli ai nonni e agli zii che li hanno preceduti in cielo.
Il parroco don Gerardo Giacometti, durante l’omelia, ha detto: «Le tentazioni aprono la pagina del Vangelo di questa Quaresima. Anche noi siamo stati gettati nel deserto ed esposti a un aridità che pensavamo non esistesse».
“Anche noi siamo stati gettati nel deserto ed esposti a un aridità che pensavamo non esistesse
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«La mamma Adriana è stata travolta da una sofferenza che nessuna madre non dovrebbe conoscere. Gettata nel deserto anche la famiglia. Gettati nel deserto anche noi, piccolo centro di Provincia, in una cronaca sproporzionata che pensavamo solo essere propria delle grandi città».
E continua: «Proviamo anche la delusione sul piano della fede, l'ipotesi dell'assenza di un Dio che avrebbe dovuto esserci: anche questa è una tentazione. Dov’è Dio e dove siamo noi quando Lui ci dà appuntamento?
Non è Lui che abbandona, siamo noi che a volte pensiamo di farcela senza di lui. Ma Lui ci aspetta nel nostro deserto».
«Penso ad Egidio e alla determinazione che ha imparato nella Brigata Folgore dei Paracadutisti e poi confermata nel suo lavoro in giro per il mondo. A volte però la vita presenta imprevisti, Egidio è stato paracadutato in un imprevisto. La diagnostica ha evocato alcuni rischi: tanto è bastato per chiudere la speranza.
“Sia la solidarietà a custodirci sempre, la luce del Signore ci accompagni, ogni vita sia accolta e benedetta oggi e sempre
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La vicenda di Egidio ci ricorda l’universo familiare nascosto a casa nostra. La famiglia nasconde la gioia, ma anche le fatiche e le inquietudini tra cui talvolta ci si accorge solo quando ormai è troppo tardi».
Sia la solidarietà a custodirci sempre, la luce del Signore ci accompagni, ogni vita sia accolta e benedetta oggi e sempre».
Al termine della celebrazione, due gesti: quello dell'acqua benedetta e quello dell'incenso con cui sono stati salutati i feretri: «Due segni che siano fonte di speranza e consolazione».
Al rito della sepoltura in cimitero hanno poi partecipato solo i parenti più stretti.
Qui sotto l'intera celebrazione