Parole di carta - Michele Ruol.
Incontri - Presentazioni
quando | 26/11/2024 |
---|---|
orario | Dalle 20:30 alle 22:30 |
dove |
Mogliano sala don Bosco - Astori |
prezzo | gratuito |
info | posta42linee@gmail.com |
organizzazione | quarantaduelinee|circolazione culturale aps |
presenta
vincitore Premio Giuseppe Berto 2024
dialogano con l'autore
Diego Bottacin e Luciana Ermini
Diego Bottacin e Luciana Ermini
MARTEDI' 26 novembre
ore 20.45
sala don Bosco - Astori
mogliano veneto
ore 20.45
sala don Bosco - Astori
mogliano veneto
INGRESSO GRATUITO fino a esaurimento posti
incontro a cura di
quarantaduelinee
con l'associazione Giuseppe Berto
e officina 31021
quarantaduelinee
con l'associazione Giuseppe Berto
e officina 31021
patrocinio della città di Mogliano Veneto
, TerraRossa edizioni, 2024
Nella storia di Madre e di Padre ci sono degli avvenimenti che determinano un prima e un dopo. La nascita di Maggiore e poi quella di Minore, ad esempio, o l’incidente che li coinvolge, ma anche episodi apparentemente marginali dirottano le loro esistenze, come le nostre: delle mani che si sfiorano per caso e poi si trattengono appena più del dovuto, o l’apertura casuale di una chat altrui. In questo esordio luminoso e contundente, Michele Ruol ci conduce nell’intimità dei suoi personaggi attraverso le impronte lasciate sugli oggetti della casa in cui abitavano, riuscendo a farci continuamente ricredere sull’idea che ci siamo fatti su ciascuno di loro – e forse anche su quella che abbiamo di noi stessi.
Nella storia di Madre e di Padre ci sono degli avvenimenti che determinano un prima e un dopo. La nascita di Maggiore e poi quella di Minore, ad esempio, o l’incidente che li coinvolge, ma anche episodi apparentemente marginali dirottano le loro esistenze, come le nostre: delle mani che si sfiorano per caso e poi si trattengono appena più del dovuto, o l’apertura casuale di una chat altrui. In questo esordio luminoso e contundente, Michele Ruol ci conduce nell’intimità dei suoi personaggi attraverso le impronte lasciate sugli oggetti della casa in cui abitavano, riuscendo a farci continuamente ricredere sull’idea che ci siamo fatti su ciascuno di loro – e forse anche su quella che abbiamo di noi stessi.
Chicago, 1986
medico anestesista, scrive per il teatro e ha pubblicato racconti sulle riviste letterarie «Inutile» ed «Effe – Periodico di Altre Narratività», oltre che in raccolte a più voci, come L’amore ai tempi dell’apocalisse (Galaad), a cura di Paolo Zardi, e Il Veneto del futuro (Marsilio), a cura di Alessandro Zangrando. Il testo Betulla, prodotto dal Piccolo Teatro di Milano per il podcast Abbecedario per il mondo nuovo, è stato pubblicato nel libro omonimo edito da Il Saggiatore. Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia è il suo esordio come autore di narrativa.
Il libro ha vinto la 31ma edizione del Premio Giuseppe Berto 2024, premio letterario nazionale per opere prime di narrativa italiana
motivazione
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Ha inoltre vinto la 9^ edizione del Premio Fondazione Megamark, rivolto alle case editrici di tutta Italia e riservato agli autori esordienti nella narrativa