Il giallo delle nuove scritte
La città continua ad essere presa di mira da presunti anarchici
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Si tingono di giallo (e rosa) le scritte anarchiche in città. Nessun colpo di scena alla Perry Mason nelle indagini né un’erosione, dovuta agli agenti atmosferici, delle scritte apparse su alcuni muri vittoriesi dal 9 aprile a questa a parte, ovvero dall’attentato di probabile matrice anarchica avvenuto al seggio della scuola Parravicini. Nuove scritte, invece, hanno fatto la loro comparsa ieri in via Lungomeschio, sul muro della caserma Gotti, e sul retro della chiesa di Meschio, ma gli imbrattatori questa volta hanno optato per vernice gialla e rosa, abbandonando, almeno per alcune frasi, l’amato rosso. Rimane l’A cerchiata, simbolo dell’anarchia, mentre le nuove scritte prendono di mira le istituzioni, in primis la chiesa e l’esercito. Gli inquirenti indagano, seguendo la pista anarchico-insurrezionalista, ma non escludono neppure che si tratti di bravate di ignoti.