C'è un reporter italiano tra le vittime dell'esplosione di un missile che si è verificata nel nord della Striscia di Gaza. Si chiama Simone Camilli, trentacinque anni, una carriera di videoreporter nelle zone calde del pianeta, ma non solo, che tre anni fa culminò nel documentario 'About Gaza', realizzato con Pietro Bellorini e pubblicato su Vimeo nel profilo OpacoMedia.

La notizia della morte di Camilli è stata confermata dalla Farnesina. ''E' una tragedia, per la famiglia e per il nostro Paese", ha detto il ministro degli Esteri, Federica Mogherini. "Ancora una volta è un giornalista a pagare il prezzo di una guerra che dura da troppi anni e per la seconda volta in pochi mesi piangiamo la morte di ragazzi impegnati con coraggio nel lavoro di reporter", ha ricordato Mogherini. "E se ve ne fosse stato bisogno, l'uccisione di Simone dimostra ancora una volta quanto urgente sia arrivare a una soluzione finalmente definitiva del conflitto in Medio Oriente", ha aggiunto. "Ai famigliari e agli amici di Simone voglio esprimere a nome mio e di tutto il governo le condoglianze per questa perdita così dolorosa", ha concluso.

Giornalista professionista dal 2008, Camilli lavorava per la Associated Press come giornalista televisivo dal 2005. Dopo la maturità scientifica, si era laureato all'Università La Sapienza di Roma in Storia e religioni islamiche. Prima di Ap, aveva collaborato con l'International Found for Agricoltural Development. A Gerusalemme dal 2006, è stato spesso inviato nella Striscia di Gaza. Camilli, che lascia la compagna e la figlia di 3 anni, è il primo giornalista straniero ucciso dall'inizio del conflitto a Gaza, nel quale hanno perso la vita oltre 1.900 palestinesi e 67 israeliani. Reporter di esperienza, aveva al suo attivo moltissime missioni in Medio Oriente, Palestina, Turchia, Libano. Il giornalista era figlio di Pier Luigi Camilli, direttore delle testate giornalistiche della Scuola di giornalismo Suor Orsola Benincasa di Napoli. Inviato Rai di lungo corso, Pier Luigi Camilli è stato vicedirettore del Tgr Rai ed è sindaco di Pitigliano (provincia di Grosseto).

Sei morti nell'esplosione - Insieme all'italiano Simone Camilli, tra le vittime dello scoppio ci sarebbe anche un giornalista palestinese. Lo riferisce l'agenzia di stampa Dpa. Secondo le prime informazioni il palestinese lavorava come interprete. Stando al portavoce del ministero della Salute di Gaza, Ashraf al-Qedra, sono sei in tutto le persone rimaste uccise. Altre sei persone, ha detto al-Qedra, sono rimaste ferite. Secondo quanto emerso sinora, l'esplosione è avvenuta mentre era in corso un tentativo di disinnesco da parte di esperti palestinesi.

Negoziati in salita e tregua fragile - La deflagrazione è avvenuta mentre è in corso una nuova tregua per permettere il proseguimento dei colloqui indiretti tra israeliani e palestinesi con la mediazione egiziana al Cairo. Il capo della delegazione palestinese al Cairo, Azzam al Ahmad, ha dichiarato che i negoziati "sono in una fase molto delicata". La posizione della delegazione israeliana "è poco rassicurante", ha sottolineato, perché "la mentalità di volere imporre quello che vogliono domina ancora i loro pensieri". Al-Ahmad tuttavia ha ribadito in una dichiarazione all'agenzia di stampa palestinese Maan che "noi, comunque, rimarremo al Cairo finché ci saranno negoziati".

I palestinesi intanto hanno accusato Israele di aver violato la tregua. Secondo testimoni, la Marina israeliana ha sparato contro una barca di pescatori lungo la costa di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza.

Dal canto suo, Israele avverte che quando la tregua di 72 ore si concluderà, risponderà a quanto farà Hamas. "Alla calma risponderemo con la calma. Ma se Hamas sparerà, il nostro contrattacco sarà molto forte", ha dichiarato il ministro israeliano per gli Affari Strategici, Yuval Steinitz.

About Gaza from Opacomedia on Vimeo.