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07 febbraio 2025

Conegliano

Godega, l’avventura di quattro giovani in Maggiolino: “16mila chilometri in 45 giorni”

Lorenzo, Luca, Leonardo e Lorenzo parteciperanno al Mongol Rally

| Roberto Silvestrin |

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| Roberto Silvestrin |

mongol rally

GODEGA DI SANT'URBANO - L’idea deve essere nata più o meno come nella canzone di Gino Paoli, quella che parla dei “quattro amici al bar”. Un’idea abbastanza folle, se si considera che i protagonisti di questo lungo viaggio sanno davvero poco di motori e di avventure in automobile. Lorenzo Basile, Luca Farina, Leonardo Pomè e Lorenzo Ballarin sono però determinati, appassionati e spensierati, e forse tutte queste caratteristiche risulteranno più utili delle competenze nel settore meccanico.

 

Il 14 luglio partiranno da Praga per partecipare al Mongol Rally, una corsa lunga 16.000 chilometri compiuta a bordo di mezzi improbabili e sgangherati. I quattro ragazzi, che lavorano tra Milano e Venezia in aziende che si occupano di consulenza, utilizzeranno un Maggiolino Mexico dell’82. Il regolamento del Mongol Rally, infatti, è molto chiaro: si possono utilizzare solo veicoli di almeno 10 anni e con una cilindrata inferiore ai 1200 cm3. “Attraverseremo 13 paesi in un mese e mezzo – spiega Lorenzo Ballarin, che abita a Godega di Sant’Urbano -. Passeremo attraverso la Turchia, l’Asia Centrale e il Mar Caspio. In questo viaggio, come recita il regolamento, “you’re completely on your own”: questo significa che bisognerà arrangiarsi in tutto e per tutto. Quando ci troveremo ad attraversare i deserti del Turkmenistan e dell’Uzbekistan, le valli del Kirghizistan e le lande della Mongolia, il viaggio diventerà particolarmente duro, ma siamo disposti anche a spingere la macchina pur di arrivare in fondo”.

 

I quattro ragazzi stanno già sistemando l’auto e rimediando tutto il necessario per il viaggio. “Per preparare la macchina ci muoviamo tra Modena e Conegliano nel fine settimana”, aggiunge Lorenzo. I percorsi del Mongol Rally sono sostanzialmente tre: quello che passa attraverso la Russia, quello che attraversa il Mar Caspio e quello “taglia” l’Iran. Il punto di arrivo, invece, si trova a Ulan Udè, in Siberia.

 

“Saremo lontani dalle zone di guerra – assicura Lorenzo -. A breve confermeremo l’itinerario e ci procureremo tutti i visti necessari”. Al termine della gara l’auto tornerà a Praga in treno, mentre loro raggiungeranno la capitale ceca in aereo. Lì recupereranno il Maggiolino e rientreranno in Italia. “La cosa che ci stimola di più è la filosofia della gara, perché ti costringe a perderti e ad abbracciare l’ignoto”, conclude Lorenzo.

 

Nella foto: Lorenzo Basile, Luca Farina, Leonardo Pomè, Lorenzo Ballarin

 



 

 


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Roberto Silvestrin

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