Immobiliare fallita, famiglie senza casa: proteste a Treviso
Ieri una delegazione di famiglie sfrattate a Ponte di Piave ha reso noto il proprio malcontento davanti alla Prefettura
| Angelo Giordano |
PONTE DI PIAVE - Proteste ieri mattina di fronte alla Prefettura da parte di una rappresentanza di famiglie sfrattate dalla palazzina di piazza Sarajevo, a Ponte di Piave; è arrivata nel capoluogo per chiedere aiuto.
La questione è nota: il fallimento di un’immobiliare infatti ha costretto diverse famiglie a lasciare il proprio appartamento. Anche se in regola col pagamento degli affitti. Sono diverse le famiglie che in fretta e furia sono riuscite a trovare un’aslternativa.
In due casi ieri però sono scaduti i termini per rimanere in albergo: a due famiglie è stata proposta un’alternativa, giudicata fatiscente.
Sulla questione ieri il consigliere e capogruppo di maggioranza a Ponte di Piave Fabio Buriola ha detto: «Gli appartamenti che abbiamo offerto a queste famiglie sono più che dignitosi, si trovano in centro a Ponte e dunque non in zona periferica, come gli appartamenti dove le famiglie vivevano in precedenza. Strutture fatiscenti? Sono assolutamente di buon livello, se però qualcuno cerca la villa con piscina, attualmente non ne abbiamo» commenta sarcastico Buriola.
«Ad ogni modo tramite l’assessore ai Servizi Sociali Giovanna Zanotto che ha sempre seguite le famiglie, abbiamo contattato le famiglie, segnalando quanto a disposizione del Comune. Anzi, dirò di più, abbiamo richiesto un incontro con i familiari e li abbiamo chiamati per portarli a verificare la bontà della struttura. Ci hanno risposto di no».
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