Inaugurata la nuova palestra, ora la Scherma Mogliano punta a competere con i grandi poli
Intervista al presidente dell’associazione sportiva Riccardo Carraro
| Leonardo Beraldo |
MOGLIANO – La storia della piccola associazione di scherma di Mogliano si intreccia all’esperienza del presidente Riccardo Carraro, che ricopre il ruolo dal 2013. “Avevo solo 23 anni, forse all’epoca il più giovane presidente di un’associazione schermistica in Italia. Ho accettato la sfida con entusiasmo e qualche dubbio: cosa ne potevo sapere delle difficoltà di un ruolo così importante?”. Sono passati gli anni e, oggi che l'associazione può vantare l’oro paralimpico del 2016 e il bronzo olimpico a squadre di quest’estate a Tokyo, assicura gli sia rimasto molto entusiasmo; i dubbi si sono sciolti sotto il peso delle soddisfazioni.
“E’ un po’ come gestire una società. Ci sono i maestri, gli atleti e il consiglio direttivo, e ognuno ha le sue esigenze e le sue problematiche” dice Carraro. “E anche all’interno delle stesse categorie ci sono differenze da coniugare. Per esempio, ci sono atleti che puntano a costruirsi una carriera e atleti semplicemente appassionati. Io stesso sono stato uno schermidore trascinato dalla passione più che dai risultati. Ovviamente sono due casistiche che vanno gestite in maniera diversa, ed entrambe al meglio se si vogliono mantenere vive. Cosa che alla Scherma Mogliano accade".
I grandi risultati ottenuti gli fanno gonfiare la voce d'orgoglio: “Abbiamo vinto l’oro nel 2016, alle Paralimpiadi di Rio, con Bebe Vio. Quest’anno invece è arrivato il bronzo a squadre grazie alla nostra Erica Cipressa. Vorrei anche nominare Eleonora Candeago e Stefania Straniero, due atlete che hanno ottenuto eccellenti risultati agli europei e ai mondiali giovanili. E poi c'è un folto vivaio in crescita esponenziale".
“La nuova palestra è un tassello in più, per nulla secondario" ci rivela. "Prima, nel vecchio impianto, avevamo una disponibilità di soli 3 giorni a settimana. Ora possiamo gestire non solo la preparazione su 5 giorni, ma anche organizzare eventi e allenamenti di alto livello con altre realtà schermistiche. Possiamo finalmente competere alla pari con i club più grossi come quelli di Mestre, di Treviso o di Padova”.
L’aspetto essenziale, quello che l’ha più aiutato a destreggiarsi in questo ruolo negli anni, per Riccardo Carraro è: “Un buon team professionale e affiatato”. Ci ricorda che dietro qualsiasi riconoscimento, dietro qualsiasi sport di squadra o individuale, a fare la differenza è sempre lo sforzo collettivo.