INCIDENTE A4, AUTOVIE VENETE: «URTO INCONTENIBILE»
Il salto della carreggiata da parte del camion nell'agosto 2008 provocò la morte di 7 persone
CESSALTO - L'impatto provocato dal camion che l'8 agosto 2008, attraversando d'improvviso la carreggiata della A4 a Cessalto, provocò la morte di 7 persone, non sarebbe stato contenibile da alcuna barriera fra quelle normalmente in uso, anche nelle autostrade più moderne.
E' la conclusione della perizia di Autovie Venete, depositata oggi alla Procura della Repubblica di Treviso in sede di incidente probatorio, nell'ambito dell'inchiesta avviata in seguito all'evento.
Secondo Carlo Strassil, ingegnere consulente della società autostradale e coautore dello studio, "l'urto ha avuto un'energia molto superiore a quella che le barriere, anche di nuova generazione, avrebbero potuto sostenere. L' automezzo, dopo aver sfondato la barriera centrale - ricorda Strassil - ha avuto altri tre urti violentissimi con un autotreno e due autovetture, conservando l'energia sufficiente a demolire ulteriori 20 metri di barriera sul ciglio opposto".
Anche se alla data dell'incidente fosse risultata già installata una nuova struttura di protezione, come da progetti di sostituzione in atto al momento dell'incidente, per i periti della società gestore gli esiti sarebbero stati quindi identici.
"Per queste protezioni - sottolinea l'ingegnere - si ipotizza un angolo massimo di incidenza di 20 gradi. Nell'evento in esame i tecnici sono concordi nel ritenere l'inclinazione del mezzo rispetto alla linea della barriera vicina ai 30 gradi". Sistemi di contenimento di tipo diverso, di fatto "muri" alti fino a 2,50 metri (in foto sotto), è stato inoltre precisato, vengono utilizzati solo in rari tratti in cui un salto di corsia sarebbe disastroso per la presenza attigua di altre infrastrutture, come linee ferroviarie. "Il costo e l'impatto ambientale di una simile opera lungo tutta l'autostrada - conclude Strassil - sarebbero ovviamente impensabili".