INCIDENTE: MUORE UN TREVIGIANO. DUE IN GRAVI CONDIZIONI
Erano di ritorno dal concertone per i terremotati dell'Emilia
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VICENZA - Un morto e tre feriti, di cui due in gravissime condizioni, sono il bilancio di un incidente avvenuto all'alba di domenica sull'autostrada A4 Serenissima, nel territorio di Grisignano (Vicenza), ai confini con la provincia di Padova.
La vittima è Stefano Munarin, 30 anni, di Casier. Con lui, Massimiliano Ferrarri, 31 anni, Moreno Vanin, 29, e Ivan Gerotto, 32, che guidava l'auto. I quattro stavano tornando dal concertone per i terremotati dell'Emilia. Forse proprio un colpo di sonno del conducente potrebbe essere la causa dell'incidente. Una ipotesi suffragata dal fatto che manca sull'asfalto qualunque segno di frenata.
L'Audi A3, con a bordo quattro amici trevigiani, stava viaggiando in direzione di Venezia quando è uscita di strada e si è ribaltata sulla scarpata sottostante. Uno schianto che è costata la vita a Stefano Munarin, incastrato all'interno del mezzo, andato completamente distrutto.
Ancora in vita, ma in condizioni preoccupanti altri due suoi amici, Massimiliano e Ivan, ricoverati nelle sale di rianimazione degli ospedali di Vicenza e Padova. In quest'ultimo ospedale si trova anche Moreno Vanin, di Quinto, che ha riportato alcune fratture ma non é in pericolo di vita. La salma del giovane deceduto è stata trasferita all'obitorio del San Bortolo di Vicenza.
Sul posto, oltre alle ambulanze, una pattuglia della polizia stradale di Padova per i rilievi e due mezzi dei vigili del fuoco di Vicenza, che hanno dovuto tagliare le lamiere per estrarre il corpo del ragazzo deceduto e i feriti. Da una prima ricostruzione l'incidente non ha visto coinvolti altri veicoli. L'allarme è stato lanciato da altri automobilisti che hanno notato l'Audi sbandare all'improvviso e uscire di strada.
Ore di dolore, queste, per la famiglia e gli amici di Stefano Munarin. Il trentenne si era trasferito da due mesi a Dosson di Casier, lasciando la casa dei genitori Stelio e Liliana, con i quali comunque è sempre rimasto in contatto. Viveva in via Quirino Basso insieme ai suoi due cani. Lavorava come venditore di surgelati porta a porta e amava la musica, i concerti, la compagnia degli amici. Passioni che ha vissuto fino all'ultimo. Fino all'alba di qeusta tragica domenica.