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16 dicembre 2024

Castelfranco

Innalzamento falda acquifera, firme a Provincia e Regione

Il livello è sceso, ma l’allerta rimane

| Matteo Ceron |

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| Matteo Ceron |

Innalzamento falda acquifera, firme a Provincia e Regione

CASTELFRANCO – Le 600 firme raccolte dal Comitato Acqua di Falda - nato per fronteggiare il problema dell’innalzamento delle falde acquifere che comporta l’allagamento degli scantinati di decine di abitazioni - sono state consegnate anche alla Provincia e alla Regione oltre che al Comune.

Il livello della falda negli ultimi tempi è sceso, ma la problematica continua a preoccupare.

 

«Il sole finalmente ha asciugato i terreni e per molti di noi l'incubo dell'allagamento delle cantine e dei garage si sta allontanando (lentamente però) – spiega il Comitato Acqua di Falda -. Il livello della falda è sceso di circa cm 70 rispetto al massimo del 3 marzo scorso. Oggi, rispetto al livello stradale di via Foscolo, l'acqua di falda è - m 3,16 pertanto appena sotto il pavimento dei garage e cantine. La diminuzione media è stata di circa cm 1,4 al giorno. Molto poco se si considera il tempo bello e il pericolo che può sussistere non appena dovessero cominciare le piogge, che nel periodo primaverile non sono infrequenti.

E' quindi importante il sostegno che tutti cittadini di Castelfranco Veneto potranno continuare a dare alla nostra petizione.

La petizione dell'acqua di falda, dopo la consegna con le Vostre 600 firme al sindaco, è stata consegnata anche alla Provincia di Treviso e alla Regione Veneto. Oltre alla consegna fisica, effettuata dal Comitato dell'Acqua di Falda, anche il sindaco Luciano Dussin e l'assessore ai lavori pubblici Romeo Rosin, si sono presi carico del nostro problema con due comunicazioni al presidente del Veneto Luica Zaia e a quello della Provincia Leonardo Muraro».

 

Il comitato chiede l'istituzione di un sistema di allertamento di risalita falda e la realizzazione di uno studio sui fattori di innalzamento della falda stessa e su un metodo generale di difesa attiva e passiva per contenere i danni della risalita ed eventuali suggerimenti per contenere il fenomeno.

«Nel mese di maggio – conclude il comitato - ci attendiamo la convocazione per questo incontro con l'Arpav, che, con l'esperienza maturata in ambito regionale su problematiche analoghe, possa dare maggiori informazioni specifiche e suggerimenti sulle contromisure atte al contenimento del fenomeno dell'innalzamento dell'acqua di falda». 

 



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Matteo Ceron

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