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22 novembre 2024

Treviso

Insieme per il dono: a Jesolo tornano la Avisiadi

L'appello dell'Avis: "Importante donare anche d'estate"

| Isabella Loschi |

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avisiadi

TREVISO - In Veneto, 10.333 cittadini hanno scelto lo scorso anno di diventare donatori di sangue e plasma con Avis. In stragrande maggioranza sono giovani, anche appena diciottenni. 
Un numero significativo, in aumento rispetto agli ultimi anni (erano stati 9.269 nel 2022, prima 9.739 e 9.715) e con un trend di crescita che sembra confermato anche dai primi sei mesi di questo 2024: i dati provvisori parlano di +7% rispetto allo stesso semestre dell’anno scorso. “Un bel numero di nuovi iscritti che porta una ventata di gioventù nella nostra associazione – spiega la presidente di Avis Veneto Vanda Pradal – gioventù che oltre a donare sangue e plasma, può dare una mano a promuovere i valori del dono e della solidarietà, portando nuove idee e avvicinandovi i coetanei”. 


Due i nuovi grossi eventi organizzati dai giovani Avis in Veneto negli ultimi due anni: Avis Live Music a giugno a Riese Pio X (Tv) da Avis provinciale Treviso e le Avisiadi a Jesolo (Ve) il 6 e 7 luglio da Avis regionale.
“Le Avisiadi sono una manifestazione sportiva, di formazione e informazione insieme - spiega Mattia Peron, referente del Gruppo Giovani Avis Veneto che si è iscritto ad Admo proprio durante un evento Avis - Si parte sabato 6 luglio con sfide e tornei in diverse discipline sportive al Villaggio Marzotto di Jesolo, per proseguire domenica mattina con “AvisiadiQuiz”, momento formativo incentrato su una sfida a quiz interattiva tra le squadre. Temi saranno la donazione di sangue, plasma e midollo osseo. Ospiti speciali i volontari dell’Admo che spiegheranno la tipizzazione e la donazione di cellule staminali emopoietiche, il campione Daniele Cassioli e Aghate Wakunga, malata di drepanocitosi, ricevente. Seguiranno le premiazioni, con punteggio finale del quiz sommato a quello delle sfide in campo”. Durante le Avisiadi, che si svolgeranno al Villaggio Marzotto di Jesolo, la novità di questa seconda edizione.

“I giovani che lo vorranno, potranno sottoporsi alla tipizzazione salivare – spiega la coordinatrice giovani di Admo Veneto Alice Zampieron- Molto più veloce di quello tradizionale, il salivare verrà proposto dopo il momento formativo e informativo sull’argomento, dando a tutti i ragazzi tra i 18 e i 35 anni la possibilità di entrare di fatto nel Registro dei potenziali donatori di midollo osseo. Ringraziamo Avis Veneto di questa opportunità, che ci permette di informare, rafforzare la collaborazione e incrementare il numero di giovani donatori sia per l’una che per l’altra associazione. Io ho avuto bisogno di sangue e di un trapianto, i donatori di sangue e un donatore di cellule staminali emopoiteiche mi hanno salvato”. Alle Aviasiadi partecipano quest’anno 120 giovani provenienti da tutte le province del Veneto, ma anche dal Trentino e dall’Emilia Romagna. Hanno tra i 18 e i 35 anni, e una cinquantina di loro partecipa per la prima volta. Durante la due giorni, i partecipanti potranno mettere alla prova le proprie abilità attraverso attività e competizioni sportive, ricevendo allo stesso tempo formazione e informazioni preziose su temi legati al dono e all’impegno civico. Non solo, le Avisiadi saranno occasione importante di incontro, confronto e crescita comune, di collaborazione tra giovani, di stimolo allo spirito di squadra e allo scambio di idee ed esperienze. Valori che sono alla base del volontariato e sui quali molto sta puntando anche Avis nazionale.

Le Avisiadi vengono organizzate in un periodo, quello estivo, da sempre delicato quanto a raccolta sangue e plasma. Complici il gran caldo e le vacanze, in Veneto potrebbe verificarsi un calo di donazioni. “Per questo colgo l’occasione per invitare i già donatori e le donatrici a continuare a donare con costanza – sottolinea la presidente Pradal – e a donare prima di andare in ferie. La donazione periodica costante è fondamentale per assicurare scorte di sangue e plasma ai nostri ospedali, evitando emergenze. Per chi non lo è ancora, invece, l’invito è di approfittare proprio della stagione estiva e del periodo di minori impegni scolastici e/o lavorativi per diventare donatore Avis. Un modo per pensare al prossimo, agli ammalati, ma anche a se stessi, perché diventare donatore significa tenere sotto controllo la propria salute”.


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